Pacco bomba a Equitalia di Roma

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E’ esploso un pacco bomba alla sede di Equitalia di via Andrea Millevoi a Roma. E’ rimasto lievemente ferito a un dito il direttore Marco Cuccagna.   Dalla Presidenza del Consiglio parte un comunicato stampa che riporta le testuali parole  «Il Presidente del Consiglio Mario Monti, ha espresso la propria solidarietà e vicinanza umana e istituzionale al direttore Marco Cuccagna, rimasto ferito nell’attentato a Equitalia. Ed ha manifestato al presidente Attilio Befera la propria stima e sostegno per l’azione fin qui svolta. “Equitalia ha sempre svolto e continua a svolgere esclusivamente il proprio dovere, nel pieno rispetto delle leggi. Una funzione essenziale per il funzionamento dello Stato, senza la quale non sarebbe possibile erogare servizi ai cittadini ed alle loro famiglie”, ha commentato il Presidente Monti.»   Ma i commenti raccolti nel web non trovano condivisione in una parte di quanto espresso, soprattutto in merito  alla bontà dell’operato di Equitalia.  La maggior parte dei commenti mostrano tutto il disagio che la popolazione vive proprio grazie all’atteggiamento vessatorio nei confronti dei contribuenti. In Twitter si legge «Esploso pacco bomba in agenzia Equitalia. Indagati 60 milioni di possibili mandanti», si tratta di una frase ironica naturalmente ma la dice lunga sul malessere dei cittadini che troppo spesso si sentono usurati e perseguitati da cartelle con interessi da brivido che si cubano senza fine. Nessuna via d’uscita a chi si trova in difficoltà.  L’esasperazione può arrivare a tanto, soprattutto quando i problemi, troppo spesso di sopravvivenza,  della gente vengono inascoltati.  Anche se certamente è un gesto da condannare, non si può continuare a sottovalutare lo stato reale della situazione, addirittura confermando la bontà dell’operato di chi ha montagne di denunce a carico per usura.