In una nota si legge: “Nel quadro della riduzione della spesa della pubblica amministrazione il Dipartimento della Funzione Pubblica, con la collaborazione tecnica di Formez PA, ha avviato un censimento permanente sulle auto di servizio della PA, per monitorare l’attuazione del Dpcm del 3 agosto 2011, che ha introdotto forti limitazioni del numero di assegnatari aventi diritto all’uso della vettura di servizio. L’obiettivo è quello di disporre di un quadro costantemente aggiornato della situazione e di verificare l’effettiva diminuzione delle spese di gestione dei parchi auto delle amministrazioni e la razionalizzazione delle modalita’ d’uso delle vetture, in coerenza con gli stringenti vincoli di finanza pubblica. Il censimento è obbligatorio per tutte le amministrazioni centrali e locali inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, mentre non si applica alle amministrazioni che utilizzano non piu’ di una autovettura di servizio e alle autovetture adibite ai servizi operativi di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, della salute e incolumita’ pubblica, della sicurezza stradale, della difesa e della sicurezza militare, nonche’ ai servizi ispettivi relativi a funzioni di carattere fiscale e contributivo”.

Anche le linee guida della manovra finanziaria includono alcune limitazioni all’uso delle auto blu come la cilindrata delle auto di servizio non può superare i 1600 cc.  Fanno eccezione le auto in dotazione al Capo dello Stato, ai Presidenti del Senato, della Camera e della Corte costituzionale, al Presidente del Consiglio e le auto blindate adibite ai servizi istituzionali di pubblica sicurezza.  Le auto ad oggi in servizio possono essere utilizzate solo fino alla loro dismissione o rottamazione e non possono essere sostituite.  Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, sono disposti modalità e limiti di utilizzo delle autovetture di servizio al fine di ridurne numero e costo.

Dando uno ‘occhiata’ all’elenco delle auto in dotazione alla PA si nota che tra esse sono ben poche quelle ‘made in Italy’ come Thesis e alfa Romeo 166, mentre vi sono tante ‘made in Germany’ come VW Passat, Audi A6 e Mercedes Classe E. Una scelta che in conisderazione della grave crisi economica che sta affrontantando l’Italia e il calo di vendite  dell’industria automobilistica italiana lascia molto stupiti.