Nave Grecale, inserita nel dispositivo NATO SNMG2 nel contesto dell’operazione Ocean Shield di contrasto al fenomeno della pirateria nel bacino Somalo, è intervenuta ieri in soccorso dell’equipaggio della M/N SAVINA CAYLYN.  L’intervento di Nave Grecale si è reso necessario quando il comandante del SAVINA ha comunicato di avere un’avaria che non gli permetteva di prendere il largo e lasciare il punto di ancoraggio, dove l’Unità è stata confinata negli ultimi dieci mesi. Le condizioni del mare, con onde fino a4 metri, ed il buio notturno non hanno facilitato le operazioni.

Durante la notte è stata garantita una cornice di sicurezza con Nave Grecale che pattugliava nelle vicinanze del SAVINA mandando più volte il suo elicottero in volo così da garantire un deterrente ancor più efficace.

Con le prime luci dell’alba, l’unità della Marina Militare ha finalmente potuto mandare a bordo il proprio personale e fornire assistenza portando con se viveri ed iniziando le visite mediche all’equipaggio del mercantile e la risoluzione tecnica dell’avaria.

L’equipaggio del mercantile italiano sta bene e, probabilmente già domani,la M/N SAVINA CAYLYN potrà riprendere il mare. L’operazione di assistenza da parte di Nave Grecale è tuttora in corso con controlli medici continui all’equipaggio del mercantile e supporto logistico. “Siamo sempre stati a conoscenza dell’importanza della missione NATO in queste acquee ma il poter aiutare dei connazionali a riprendere la loro libertà, e tornare a casa dai propri cari in un momento così particolare come questo delle festività natalizie, da un senso ancor più grande alla nostra missione e ci riempie d’orgoglio”, afferma il Comandante di Nave Grecale, Capitano di Fregata Francesco Procaccini.

Nave Grecale sarà impegnata nell’area fino al prossimo mese di aprile. Sono già in corso i preparativi per festeggiare in navigazione il Natale ed il morale di tutti è alto poiché, oltre alla vicinanza dei propri familiari, questo anno il Grecale sentirà anche quella dell’equipaggio del SAVINA CAYLYN e delle loro famiglie.

Fonte: Marina Militare