Non è ancora riuscita ad uccidere il Campionato ma ci ha già provato più volte. Con ogni mezzo. Al punto da ignorare anche il dolore del suo Capitano Alex Del Piero, colpito duro da un avversario e subito sostituito da Giaccherini. Ancora un rigore fantasma, e per di più l’espulsione ai danni di Antonioli per un fallo che non c’è. Persino nei trucchi, come nelle polemiche del lunedì, oltre che per la casella zero delle sconfitte, la Juventus è tornata a essere la Signora Omicidi, rifugiandosi a 29 punti, ma inseguita a due lunghezze da una coppia di agenti scelti: il Milan che corre saltando in scioltezza nello 0-2 di Marassi il Genoa nell’anticipo di sabato, e la coraggiosa Udinese che umilia nello 0-1 del Meazza l’Inter a casa sua. Oltre i 27, il baratro apparente della Lazio che punta a battere il Novara per restare in scia e staccare il dinamico duo del Sud. Per un Palermo che pareggia a reti inviolate nella nebbia della domenica sera parmense, ecco un Napoli lussuoso con il look del sabato sera e gli attaccanti in gran spolvero nel torrenziale 4-2 sul Lecce, che causa il ritorno di Serse Cosmi in panchina. Il resto è il ritorno dei sardi, che espugnano Catania con il maradonino colombiano Ibarbo, raggiungendo a 17 punti gli etnei e la Rometta tritata da Jovetic a Firenze. A 16 con la rediviva Fiorentina di Delio Rossi galleggiano il convalescente Chievo del dopo Diavolo e l’incostante Parma. Mentre l’Atalanta imbattuta a Verona ripensa dai suoi 15 punti alla penalizzazione e al suo quinto posto virtuale. Oltre il Genoa in discesa libera, che spera dal recupero contro l’Inter in un’occasione per rialzarsi, l’imbuto dei 14 punti confina il Siena sconfitto e il Bologna in risalita, insieme al vecchio palazzo nobile e diroccato dell’Inter. E poi il 10 del Novara che potrebbe anche risalire salvandosi a Roma, il 9 del Cesena penalizzato a Torino e l’8 del fanalino di coda Lecce, che ha buon gioco ma tanta sfortuna contro.
Gianluca Iovine