Sono ricominciate questa mattina le ricerche dei dispersi all’interno della nave Costa Concordia, naufragata davanti il porto dell’Isola del Giglio, venerdì 13 gennaio.
I sommozzatori delle varie forze in campo, hanno ripreso le ricerche dopo lo stop di ieri, dovuto alle non buone condizioni meteo marine, che hanno causato un movimento del relitto della nave. Motivo per il quale sono state sospese tutte le operazioni intorno all’imbarcazione. Oggi gli uomini del Comsubin hanno ricominciato a creare dei varchi per permettere l’accesso ai sub. I palombari hanno effettuato delle micro esplosioni, per aprire dei nuovi varchi all’altezza del ponte 5.
Dovrebbero invece iniziare domani o al massimo mercoledì, le operazioni per il recupero del carburante contenuto nei serbatoti della Concordia. Ovviamente sempre che le condizioni del mare lo consentano.
Per quanto concerne la rimozione della Costa Concordia dall’Isola del Giglio, le previsioni non sono rosee: ci vorranno almeno 10 mesi se non un anno. Lo ha dichiarato il commissario delegato per la tragedia al Giglio, Franco Gabrielli.
Questa situazione, unita a quella del rischio di inquinamento ambientale, preoccupa parecchio gli abitanti dell’isola. Il pericolo è che tutto questo possa comportare dei grossi rischi per le acque, l’ecosistema e la fauna dell’isola toscana e inoltre per la stagione estiva prossima potrebbero esserci dei contraccolpi: ricordiamo che l’isola del Giglio, vive esclusivamente di turismo.

