Sono riprese questa mattina intorno alle sei, le ricerche dei dispersi della Costa Concordia, naufragata davanti il Giglio venerdì scorso, dopo aver urtato uno scoglio in prossimità dell’isola, per una manovra sbagliata del comandate dell’imbarcazione, Francesco Schettino. La corsa contro il tempo continua e la ricerca delle 21 persone che mancano all’appello è ripresa dopo che ieri, per le condizioni del mare, erano state sospese. L’imbarcazione, posizionata su uno scalino con un fondale di 38 metri, si era inizialmente detto che si fosse leggermente spostata verso la parte dove il fondale misura oltre 70 metri: il rischio è che la nave potrebbe inabissarsi del tutto, mettendo in pericolo i soccorritori. Poi grazie a nuovi controlli, si è verificato che l’imbarcazione non si è spostata: da qui la decisione di riprendere le ricerche all’interno della nave.
La parte interessata alle ispezioni è quella del ponte 4. La Marina Militare, con i suoi uomini, posizionerà delle nuove mini cariche esplosive, per creare nuovi varchi di ingresso. Nelle prossime ore però, è previsto un peggioramento delle condizioni meteo marine.
Sul fronte dell’inchiesta, la procura di Grosseto, con buona probabilità inoltrerà oggi la richiesta al Riesame contro la decisione del gip di concedere gli arresti domiciliari al comandante Schettino.