La Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha dato parere favorevole ad arresto del deputato Pdl Nicola Cosentino.  Si sono registrati 11 voti favorevoli all’arresto e 10 contrari. Anche i 2 membri in quota leghista, Luca Paolini e Livio Follegot hanno detto ‘SI’ all’arresto. Alla fine a favore dell’arresto hanno votato Lega, Fli, Udc, Idv e Pd, mentre contro Pdl, Mario Pepe del Misto, Vincenzo D’Anna dei Responsabili e Maurizio Turco, radicale del gruppo del Pd.

La parola definitiva spetta ora all’Aula di Montecitorio dove ogni parlamentare voterà, forse a scrutinio segreto, secondo la propria coscienza. Forse ancora una volta sarà decisivo il voto della Lega. In merito non è stata presa una decisione ufficiale da parte del leader del carroccio, Umberto Bossi. Per cui c’è ancora spazio a trattative. Il voto è previsto alle ore 12 di giovedì prossimo. Il parlamentare campano è accusato
dai magistrati partenopei di essere ”il referente politico del clan dei Casalesi”.

Immediatamente dopo l’esito del voto si è registrato l’intervento del membro del Partito Democratico nella Giunta, Marilena Samperi che si è augurata che l’Aula di Montecitorio non stravolga l’orientamento della Giunta. Mentre l’On Vincenzo D’Anna di Popolo e territorio nel definire Cosentino un prigioniero politico ha affermato: “Si è trattato di una decisione da organo politico e non da organo di garanzia”. “Siamo soddisfatti perchè la decisione è stata presa con responsabilità e serenità. La maggioranza della Giunta ha ritenuto che non vi sia ‘fumus persecutionis”, ha invece sottolineato il presidente della Giunta per le autorizzazioni, Pierluigi Castagnetti spiegando che: “C’è stato un esame rigoroso del caso da parte di tutti i membri della Giunta”.

”In un Paese normale dovrebbe essere normale avere parlamentari non rincorsi da provvedimenti cautelari se ci sono indizi di colpevolezza tali da disporne l’arresto. Fino ad oggi il Parlamento ha approfittato del proprio ruolo per coprire queste persone, mi stupirei se ora, in Aula, una volta che il Parlamento può fare il proprio dovere non lo faccia”. Con queste parole il leader di IdV, Antonio Di Pietro ha commentato la decisione della Giunta.

Oggi pomeriggio il voto della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera sulla richiesta di arresto del deputato del Pdl, Nicola Cosentino, previsto per le ore 14, era stato rinviato. Il motivo era stato dettato dalla necessita di dover esaminare le nuove carte depositate dal parlamentare del Pdl. A sottolinearne la necessità e a richiedere il rinvio erano stati l’On Mario Pepe, deputato di Popolo e territorio e il deputato Pdl, Francesco Paolo Sisto. Addirittura l’On Sisto aveva chiesto del tempo per valutare le nuove carte.  Il parlamentare era giunto a Montecitorio a Roma, dove ha sede la Giunta, in sedia a rotelle per un trauma subito in seguito ad un incidente capitatogli giocando a tennis.

Il presidente della Giunta, Pierluigi Castagnetti aveva però, accordato un rinvio di sole 2 ore. “Alle 16 si voterà senz’altro e ho già chiarito che saranno inammissibili altre richieste di rinvio sine die. Perchè non ci siano equivoci ne’ strumentalizzazioni della decisione di rinviare alle 16 ho ritenuto di accogliere la richiesta di un collega, per ragioni assolutamente oggettive, che non aveva preso ancora visioni della documentazione arrivata ieri, anche se è ultronea alla nostra decisione”, aveva sottolineato Castagnetti.

“Votare alle 14 o alle 16 è la stessa cosa”, si era subito affrettato a sottolineare Maurizio Paniz, membro in quota Pdl della Giunta e relatore del caso. Paniz successivamente si è anche dissociato dalla linea scelta dalla Lega, e di avere molta fiducia nel senso di responsabilità del Parlamento sottolineando che tutte le richieste di arresto provengano dalla Procura di Napoli e questo non gli sembrava normale. Mentre il membro in quota IdV, Federico Palomba definendo quanto accaduto una pagliacciata aveva affermato: “occuperei la Giunta se non dovessi andare in Aula. La Giunta va presidiata perché è suo dovere prendere una decisione, lo dobbiamo ai cittadini”.

Sulla carta i membri favorevoli al ‘SI’ alla richiesta di arresto erano fin dall’inizo 11, dopo l’annuncio fatto ieri appunto dai 2 membri della Lega, mentre i ‘NO’ erano gli altri 10 membri.

Sebbene la Giunta non abbia il compito di entrare nel merito delle indagini ne’ quello di verificarne la solidità. Compito dei membri della Giunta
è infatti, solo quello di valutare l’esistenza o meno del fumus persecutionis che nel caso dell’inchiesta che riguarda l’on. Cosentino non c’è’.
Come dimostrato anche dalla conferma dell’ordine di arresto da parte del tribunale del riesame.

Uno dei membri della Giunta per le autorizzazioni, Maurizio Turco, deputato radicale nel Pd, il decimo voto contrario all’arresto di Cosentino, aveva definito la richiesta di esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare  infondata e frutto di un obiettivo fumus persecutionis.