Tensione alle stelle tra Italia e India per la vicenda che è legata all’uccisione nell’Oceano Indiano di 2 pescatori indiani. Un’uccisione di cui le autorità locali indiane dello stato del Kerala  ritengono responsabili i fucilieri del Battaglione San Marco imbarcati come Nucleo di Protezione
Militare, NPM, anti pirati a bordo della nave italiana ‘Enrica Lexie’.

Per il fatto che la situazione non è delle più tranquille, specie a causa dell’ondata di proteste anti italiane che l’episodio collegato ha scatenato nell’opinione pubblica locale, dall’Italia per l’India, dopo un team interministeriale di esperti, è partito anche il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura. A lui, si legge in una nota della Farnesiana, il capo della diplomazia italiana, il ministro Giulio Terzi, ha dato istruzioni di continuare, a livello politico, l’azione sin qui condotta dalla delegazione degli esperti italiani con contatti ai più alti livelli sia con le autorità statali a Kochi, sia con quelle federali a New Delhi.

Lo stesso Terzi si recherà personalmente in India, il 28 febbraio prossimo. Una visita ufficiale già programmata da tempo che testimonia appunto, la cordiale intesa politico-istituzionale che esiste tra i due Paesi.

Una sola certezza anima la fervida attività diplomatica in corso quella che se saranno compiuti gesti distensivi e riparatori la vicenda di certo vedrà una sua positiva fine.

Per ora il governo italiano ha deciso di puntare a fare un pressing diplomatico, dai toni bassi ma decisi, sul governo centrale indiano con cui ha ottimi rapporti rispetto a quello locale dello stato federale del Kerala.

La vicenda purtroppo si è anche andata ad intrecciare con la politica interna indiana diventando anche uno strumento di propaganda elettorale sfruttata ai fini propagandistici da parte di alcuni leader politici locali in cerca di ‘riscatto’ dopo l’ultima sconfitta elettorale subita.

Nel Paese asiatico infatti sono ormai prossime le elezioni amministrative e politiche.

Nello stato federale del Kerala è forte l’antagonismo politico tra il ‘partito comunista marxista indiano’, fino a poco tempo fa al potere nello stato, e il ‘National Congress’ al potere nel Paese e dallo scorso anno anche in questo stato federale indiano.

I comunisti che hanno perso il governo dello stato, da sempre considerata una loro roccaforte, ora sono alla ricerca di una rivalsa politica e per questo motivo stanno ‘cavalcando’ il malumore e il dissenso che l’opinione pubblica locale sta manifestando da quando è scoppiato il caso.

Da quando questa vicenda è venuta alla ribalta in tutto lo stato del Kerala si registrano infatti, continue manifestazioni di protesta anti-italiana che si sospetta non del tutto spontanee e apolitiche.

Ferdinando Pelliccia