Il tribunale indiano di Kollam dice ‘NO’ alla presenza esperti italiani alla perizia balistica sulle armi dei 2 marò dell’Enrica Lexie.

Si tratta della nave italiana a bordo della quale vi erano i 2 marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, parte di un team di sicurezza militare anti pirati, che sono accusati dall’India di aver ucciso nell’Oceano Indiano 2 pescatori indiani scambiandoli per pirati somali.

In verità si tratta di una non decisione. Il tribunale di Kollam di fatto deciderà domani dopo che la la
polizia indiana avrà ricevuto maggiori dettagli e informazioni sulla presenza dei 2 esperti alla perizia balistica.

La settimana scorsa lo stesso tribunale aveva accordato agli stessi esperti italiani potessero presenziassero al sequestro dei mitragliatori e dei fucili in dotazione al gruppo di militari del San Marco a bordo della nave italiana.

Per oggi è in programma in India l’inizio della prova balistica sulle armi dei 2 marò.

I legali dei due militari italiani avevano presentato una richiesta al tribunale di Kollam  nello stato federale del Kerala con cui chiedevano che i due esperti italiani, gli ufficiali del RIS, Paolo Fratini e Luca Flebus, potessero presenziare ai test tecnici previsti nel laboratorio scientifico della polizia a Trivandrum.

Dagli esiti della perizia e dagli atti investigativi in corso dipende la sorte dei due  specialisti del Reggimento San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sulla cui testa pende l’accusa di omicidio che, secondo il codice penale indiano, è punita con l’ergastolo o con la pena di
morte.

Quello in corso è un momento particolarmente delicato.

Ieri in India era giunto in visita ufficiale il ministro degli Esteri, Giulio Terzi  che aveva anche incontrato i due militari italiani. Finalmente dopo giorni di tensione si era respirato un clima disteso tanto da far dire  al sottosegretario agli Esteri,  Staffan De Mistura che il clima attorno a questo caso era migliorato.

Evidentemente non è proprio così. Comunque de Mistura è convinto che la situazione non è precipitata ma non è neanche migliorata e quella di domani la considera una giornata importante in cui  finalmente si riuscirà a capire cosa ci si deve veramente aspettare da questa vicenda.

L’intera vicenda è stata fin dall’inizio condita da tensioni e punti oscuri, ma si media e si spera. Le diplomazie sono al lavoro.

Comunque le prossime ore saranno all’insegna dell’attesa per i risultati della perizia che eseguiranno gli indiani sulle armi dei due marò italiani. L’esame è considerato decisivo in quanto li potrebbe scagionare.

Ferdinando Pelliccia