Sono 199 i parlamentari greci che ieri ha approvato il piano di austerità richiesto dall’Unione Europea e dall’Fmi. Il piano doveva essere approvato, altrimenti non sarebbero arrivati i 130 miliardi di euro di aiuti promessi per salvare il paese dal default. Il Governo Papademos ha quindi presentato le misure lacrime e sangue e 199 parlamentari hanno votato a favore, mentre 74 sono stati i voti contrari. Ma non è stato facile approvare queste misure draconiane: in aula il dibattito è andato avanti per ore e ci sono stati parecchi scontri verbali, tra le altre cose 42 deputati che facevano parte della coalizione del governo, che non hanno appoggiato il piano, sono stati espulsi dai rispettivi partiti.

Fuori dal Parlamento oltre 120.000 greci hanno messo a ferro e fuoco la capitale, ma non solo, anche in altre città della Grecia si sono avute manifestazioni e scontri con le forze dell’ordine. I greci non ci stanno a subire l’ennesima penalizzazione e hanno reagito in maniera violenta, incendiando e distruggendo vetrine di banche, uffici, sedi istituzionali. Parecchi i feriti tra manifestanti e polizia, e la situazione non migliorerà certo nelle prossime ore.