Lucio Dalla: addio Caro “ballerino”
In fondo mi chiedo se il vero movimento del mondo non sia proprio il canto.
(Muriel Barbery, L’eleganza del riccio, 2006)
Lucio Dalla scriveva e cantava le sue canzoni, limate e sincrone ai movimenti del mondo; e perciò dolci, aspre, intense e sentimentali. In fondo mi chiedo se chi tiene il destino della vita non poteva aspettare il 4 marzo 2012: mancavano solo tre giorni. Un piccolo aiutino per l’ultimo perfetto giro d’orologio musicale nella “sua” canzone, Dio poteva concederlo. Un po’ come quegli allenatori che tolgono dal campo il fuoriclasse un filo prima della fine della partita, per riservargli tutte le ovazioni del pubblico, forse Dio lo ha tolto dal coro un po’ prima per rendergli meglio l’applauso, oppure ha deciso d’imparare a cantare e ballare con lui: “Balla, balla, ballerino, tutta la notte fino al mattino…”
(Danilo Stefani)