Un gruppo di extracomunitari partiti dalle coste libiche a bordo di un gommone di 7 metri, a causa di una avaria al motore, hanno inviato questa notte tramite un telefono satellitare alla Centrale Operativa della Guardia Costiera Italiana una richiesta di soccorso. Data la posizione del natante – 85 miglia a sud di Lampedusa, in acque SAR Libiche – sono state avvisate le autorità competenti del Paese nord – africano impossibilitate però a intervenire. L’intervento di soccorso è stato quindi condotto dall’Italia. Alle 4 di questa mattina, accertato che il gommane era effettivamente fermo, partivano da Lampedusa una Motovedetta della Guardia Costiera seguita da un Pattugliatore della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento operativo della Guardia Costiera di Palermo, sulle quali era stato imbarcato personale medico del CISOM. Contemporaneamente venivano dirottate verso il gommone due unità in navigazione in quella zona di mare, il rimorchiatore Asso 30 e Nave Bettiga della Marina Militare il cui elicottero riusciva ad avvistare il gommone. Alle 8 di questa mattina il gommone veniva raggiunto dalla motovedetta della Guardia costiera e dal Pattugliatore della Guardia di Finanza che iniziavano le operazioni di trasbordo degli extracomunitari.
19 di loro – 14 uomini e 5 donne tutti in precarie condizioni di salute – sono stati imbarcati sul Pattugliatore, mentre i rimanenti 32 trasbordati sulla Motovedetta della Guardia Costiera sulla quale sono stati imbarcati anche 5 corpi privi di vita trovati a bordo del gommone. Sia il Pattugliatore che la Motovedetta della Guardia costiera stanno dirigendo su Lampedusa con arrivo previsto nelle prime ore pomeridiane.