Al via il prossimo 12 marzo fino al 17, il Forum mondiale dell’acqua a Marsiglia a cui parteciperanno non solo  solo premier e ministri, parlamentari e rappresentanti di enti locali, ma anche organizzazioni internazionali come Fao, Banca mondiale e Unesco, istituti tecnici e di ricerca, insieme ad imprese private, associazioni e organizzazioni non governative di tutte le bandiere, dagli ambientalisti alle associazioni di consumatori.  vicepresidente del comitato internazionale del sesto Forum mondiale dell’acqua, Guy Fradin, ha affermato che non è una conferenza dell’Onu ma vi partecipano 150 paesi con lo scopo di mobilitare la popolazione globale sul tema dell’acqua per renderla una priorità nell’agenda politica internazionale. Secondo Fradin il primo obiettivo è la preservare la risorsa per qualità e quantità. Gli altri scopi sono il riciclo desalinizzando le acque e la loro spartizione equa fra l’uso domestico, industriale e agricoltura. Da questo Forum ci si aspettano delle soluzioni concrete, oltre alle dichiarazioni dei politici, in quanto questo lavoro va avanti da mesi e ci si aspettano delle conclusioni nella “piattaforma delle soluzioni” con l’intento di proporre meccanismi e modi per mobilitare fondi, da far arrivare alla conferenza sullo sviluppo sostenibile di Rio+20 prevista a giugno. Il lavori del Forum saranno discussi a livello regionale ad esempio l’Europa tratterà della questione delle risorse e l’Africa del problema della condivisione dell’acqua trasfrontaliera. Inoltre il vicepresidente Fradin si auspica che il Forum abbia un seguito con l’utilizzo di meccanismi che garantiscano il rispetto degli impegni presi all’interno del Forum per l’acqua.

Giuseppina Barone