Vertice al Ministero delle Politiche agricole tra il ministro Mario Catania e la commissaria Ue alla Pesca Maria Damanaki.

Oggetto del tavolo, la nuova riforma comune della pesca che sarà- tutta incentrata sulla sostenibilità .

“Oggi abbiamo avuto un ottimo incontro con la commissaria Damanaki che ha confermato una cosa che già sapevamo: tra la commissione Ue e il governo italiano c’è una forte convergenza sulla politica della pesca”, ha spiegato il ministro delle Politiche agricole , Mario Catania.

Entrambi partono dalla stessa considerazione: “anche se negli ultimi anni c’è stato qualche segnale di miglioramento, la situazione degli stock resta grave. E sia io che Maria vogliamo che i nostri nipoti abbiano un mare pieno di risorse. Ma anche di pescatori”, ha aggiunto il minstro Catania.

“Sul negoziato della nuova politica europea della pesca sono molte le situazioni che vanno risolte. Ma ci lavoreremo nei prossimi mesi” ha spiegato Catania che ha poi, annunciato che lunedì prossimo si terrà un importante incontro a Bruxelles sulla riforma, anche se il negoziato non è ancora in fase conclusiva.

Quanto alle misure adottate in Italia a sostegno dei pescatori il ministro ha parlato di un largo ventaglio di interventi sia da parte del governo centrale che delle regioni e ha ricordato gli aiuti dati per la demolizione delle vecchie barche, gli aiuti per il fermo pesca che in vista della prossima estate saranno duplicate.

Mentre il commissario Ue alla Pesca Maria Damanaki al  termine dell’incontro con il ministro Catania per discutere della nuova riforma politica europea della pesca ha dichiarato: “Sono sicura che la Commissione e il governo italiano saranno in grado di lavorare insieme in modo eccellente. E ci teniamo molto a far capire  agli italiani quanto noi teniamo al futuro e al presente dei cittadini europei”.

“Conosco bene la difficoltà della situazione economica. La riforma sarà incentrata sulla sostenibilità. Già l’anno scorso  abbiamo investito 100 milioni di euro per rendere sostenibile la pesca nei mari del nord. Quello che stiamo facendo ora e’ lavorare per la stessa sostenibilità nel mare Mediterraneo”.

Il commissario Ue ha anche spiegato che : “Se la tabella di marcia non rallenta, entro il 2022, riusciremo ad avere il 30 per cento in piu’ per quanto riguarda l’occupazione dei nostri pescatori e il 25 per cento in piu’ per quanto riguarda il loro reddito”.