Continua al teatro Trianon di Napoli il successo della megarassegna ‘Trianon music live’.

Domani venerdì 16 e sabato 17 marzo alle ore 21 e domenica 18 marzo alle ore 18:30, il noto gruppo partenopeo dei Virtuosi di San Martino presentano ‘La Repubblica di Salotto’. Si tratta di una ricognizione comica, ironica, sprezzante, “politically incorrect”, dell’Italia di oggi, divisa tra nuovi autoritarismi ed esaltazione ottimistica di modelli televisivi, mediatici, fondati sul consumo e sull’arricchimento facile.

In questo spettacolo, i Virtuosi scovano nuovi personaggi, nuovi mostri: dal cantautore morto alla giornalista televisiva, dal leccapiedi ossequioso al camorrista disoccupato, dal “moderato” al regista di teatro off. Tutti eguagliati da un linguaggio ormai consunto, che, predisposto dai Virtuosi in veste teatrale, rivela comicamente il proprio tramonto.

Con la solita comicità cattiva, i Virtuosi compiono così un viaggio teatrale e musicale in questa nuova Italia, ispirandosi a Berhnard, a Petrolini, a Brecht e orchestrando questo percorso secondo le modalità care soprattutto a Kurt Weill, attingendo però dalle forme musicali più eterogenee: un teatro musicale comico e irriverente, che non conosce e non vuol conoscere padroni, che non intende essere “di genere”, ma che anzi si prefigge di usare i cosiddetti “generi” per rivelarne l’inadeguatezza critica.

L’ensemble dei Virtuosi di San Martino è costituito da Roberto Del Gaudio (voce), Luca Bagagli (violino), Federico Odling (violoncello), Vittorio Ricciardi (flauto) e Maurizio Villa (chitarra).

Nasce nel ‘94, quando debutta con Cosima e altre storie, spettacolo dedicato alla celebre coppia di autori Pisano e Cioffi, con la regia di Francesco
Silvestri. La formula a cavallo tra teatro e musica, divisa tra avanspettacolo e opera, occhieggia e talvolta sbeffeggia la musica “colta” nella sua riduzione a luogo comune. Alcune delle canzoni (‘O cineasta napulitano, So’ tribbale, Il calipso del vegetariano, Alzati e cammina, Auguri per la macchina nuova e altre) sono ormai dei veri e propri piccoli cult per il pubblico. Del resto è proprio la forma canzone che i Virtuosi hanno prediletto per molti anni, e che ancora prediligono, essendo essa quella maggiormente legata – a loro giudizio – alle modalità di fruizione del pubblico dei nostri tempi. Inoltre i Virtuosi hanno reintrodotto un uso “tragico” del coro, rifacendosi sia ai poeti del grande teatro greco, sia all’opera lirica, sia però anche ai Beatles, a Zappa e ad altri. Essi hanno la pretesa di avere inaugurato un vero e proprio stile, fondato sullo sprofondamento e quindi sul superamento dei “generi”, ritenendo che il teatro sia uno e che soprattutto la musica sia una. Tuttavia al termine
«contaminazione», che pure tanti critici hanno associato alle loro performances, essi prediligono il concetto di «Teatro-Musica Frankenstein», di
un teatro musicale cioè che smembri corpi di cadaveri (musicali e teatrali, appunto) per ricomporre una macchina a tratti mostruosa, a tratti comica.

Il costo del biglietto è di 15 euro, ridotto a 10 per il loggione. In alternativa è ancora possibile sottoscrivere un pratico abbonamento: 5 spettacoli a scelta a 50 euro, oppure 3 titoli a 30 euro.

Vendita dei biglietti online sul sito del Trianon www.teatrotrianon.org.

Informazioni telefoniche allo 081-225 82 85.

Approfondimenti informativi su radio Marte, media partner ufficiale del teatro (www.radiomarte.it).