EUNAVFOR rende noto che la nave FGS ‘BERLIN’ A1411 della Marina Militare tedesca ha strappato al controllo dei pirati somali il dhow ‘Ashma’ battente bandiera indiana che avevano catturato al largo della Somalia.

Con la nave  liberato anche il suo equipaggio composto da 25 marittimi di nazionalità indiana che erano trattenuti in ostaggio.

Il dhow era utilizzato come ‘nave madre’ da un gruppo di 29 predoni del mare.

L’episodio è avvenuto il 28 febbraio scorso al largo della Somalia.

La nave rifornimento FGS ‘BERLIN’ della Marina Militare tedesca opera nel mare del Corno D’Africa nell’ambito della missione navale internazionale antipirateria a guida Ue ‘Atalanta’ di cui è entrata a far parte dal 17 febbraio scorso.

L’unità ausiliare della Marina militare tedesca aveva già fatto parte della stessa missione anche nell’estate del 2009.

Il 28 febbraio scorso l’FGS ‘BERLIN’ ha risposto ad una richiesta di soccorso lanciata da un mercantile che avevano riferito di aver  respinto un attacco pirata nel Golfo di Aden.

Dall’unità navale tedesca si era subito alzato in volo uno dei  suoi due elicotteri ‘Sea King MK 41’. L’elicottero una volta raggiunta la posizione segnalata dal mercantile ha individuato oltre alla barca anche un dhow indiano.

L’equipaggio dell’elicottero tedesco ha stabilito che il dhow era piratato e che l’equipaggio era stato preso in ostaggio dai pirati somali.

Alla vista dell’elicottero i predoni del mare hanno immediatamente usato i marittimi indiani, loro ostaggi, come scudi umani contro un eventuale blitz militare.

Nel frattempo, anche l’FGS ‘BERLIN’ raggiungeva la zona. La nave rifornimento della marina tedesca dopo aver proceduto alla identificazione del dhow si è avvicinata ad esso e tramite messaggi radio ha chiesto loro di fermarsi per controlli.

Al suo traino la barca indiana aveva anche due barchini segno inconfondibili che essa era una ‘nave madre’ da cui i predoni del mare lanciano questi barchini per i loro attacchi contro i mercantili.

Non ricevendo alcuna risposta alle sue segnalazioni l’unità navale da guerra ha successivamente sparato dei colpi di avvertimento in acqua. La nave piratata non si è però fermata ed ha continuato la sua navigazione cercando di eludere l’inseguitore. L’FGS ‘BERLIN’ però, non l’ha
mollata e l’ha continuata a seguire mantenendo sempre alta la pressione sui presunti pirati con una navigazione ravvicinata e con voli continui dei suoi due elicotteri. Il giorno successivo, il 29 febbraio poi, la nave militare tedesca neutralizzava, distruggendoli, i due barchini trainate dal dhow indiano.  In questo modo impediva ai sospetti pirati l’uso della barca indiana come ‘nave madre’.

La nave piratata continuava la sua fuga e raggiunta la costa somala veniva abbandonata dai 29 pirati somali.

Finalmente un team di imbarco composto da militari della Marina tedesca poteva salire a bordo del dhow indiano.

Per 4 dei 25 marittimi indiani, membri dell’equipaggio tenuti in ostaggi dai pirati somali, è stato necessario dare assistenza medica. Mentre a tutti gli altri è stato consegnato cibo e acqua e il dhow ha  potuto continuare la sua navigazione fino a raggiungere il porto più vicino.

Durante l’azione l’incolumità dei marittimi ostaggi è stata la preoccupazione prioritaria per il comandante dell’unità navale tedesca.

L’FGS ‘BERLIN’ non è nuovo ad azioni del genere.

Da quando è giunto nel mare al largo della Somalia per contrastare il fenomeno della pirateria marittima questa è la sua seconda azione.

Il 22 febbraio scorso nel rispondere ad una chiamata di soccorso di una nave cisterna sotto attacco pirata, sempre nel Golfo di Aden, era entrata in ‘contatto’ con un gruppo di predoni del mare. Con l’ausilio dei suoi due elicotteri l’unità navale tedesca era riuscita ad respingere l’attacco dei pirati somali riuscendo anche a catturarne alcuni di essi.