Domani del caso dei due marò italiani arrestati in India con l’accusa dell’omicidio di due pescatori indiani uccisi in mare il 15 febbraio scorso se ne discuterà in seno all’assemblea del Parlamento europeo.

L’occasione è data dal fatto che domani a Strasburgo, dove è in corso la sessione plenaria, il dibattito sarà dedicato anche alla pirateria marittima. In quel contesto la vicenda che vede i due sottoufficiali di marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, in carcere con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani sarà portata all’attenzione dell’assise.

A rispondere sarà il ministro degli Esteri danese, Villy Sovndal, a nome della presidenza di turno della Ue.

Il dibattito sulla pirateria, che dovrebbe essere preceduto da quello sulla Nigeria dove invece si discuterà sulla bozza di una risoluzione presentata dal capogruppo del Pdl all’Europarlamento, Mario Mauro, con cui si chiede di condannare le violenze contro i cristiani in quel Paese africano.

Intanto oggi ministro degli Esteri, Giulio Terzi al Senato nel ricostruire le prime fasi della vicenda dei due marò ha affermato: “L’ingresso della Enrica Lexie in acque indiane è stato il risultato di un sotterfugio della polizia locale, in particolare del centro di coordinamento della sicurezza in mare di Bombay che aveva richiesto al comandante della Lexie di dirigersi nel porto di Kochi per contribuire al riconoscimento di alcuni sospetti pirati. Sulla base di questa richiesta, il comandante della Lexie, acquisita l’autorizzazione dell’armatore decideva di dirigere nel porto. Il comandante della squadra navale e del Centro operativo interforze della Difesa non avanzavano obiezioni, in ragione di una ravvisata
esigenza di cooperazione antipirateria con le autorità indiane, non avendo essi nessun motivo di sospetto”.

p.f.