Il cav Luigi D’Amato, armatore della Enrica Lexie,  è andato su tutte le furie dopo aver letto l’articolo pubblicato da Il Giornale il 9 marzo scorso, che titolava “”Il giallo dei marò consegnati Ecco cosa accadde sulla Lexie” a firma di Fausto Bilosvavo (qui) . Il giornalista citava per più volte quanto sostenuto da liberoreporter.it, nell’articolo “Crisi Italia-India: fu l’armatore D’Amato a ordinare rientro in acque territoriali indiane” apparso il 7 marzo c.a. http://www.liberoreporter.it/index.php/2012/03/primo-piano/crisi-italia-india-fu-larmatore-damato-a-ordinare-rientro-in-acque-territoriali-indiane.html firmato da Ferdinando Pelliccia, che chiariva i meccanismi che hanno riportato la Enrica Lexie al porto indiano di Kochi e che con un tranello messo in campo dalle autorità indiane ha procurato l’arresto dei nostri fucilieri del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che prestavano il servizio antipirateria a bordo della Enrica L. battente bandiera italiana.  Il cav D’Amato su cui già avevamo scritto fiumi di parole in occasione del recentissimo sequestro della petroliera Savina Caylyn tenuta in ostaggio per ben 11 mesi dai pirati somali, si è visto ancora una volta protagonista sul nostro quotidiano e forse questo proprio non l’ha potuto sopportare SEGUE in LiberoReporter WEEK  (scarica il settimanale gratuitamente)