Si registrano novità per quanto riguarda gli sviluppi giudiziari legati alle richieste della famiglie dei 2 pescatori uccisi il 15 febbraio scorso nell’Oceano Indiano.
Questi ultimi chiedono per la perdita dei loro cari un indennizzo all’Italia di 30 mln di rupie pari a 450 mila euro.
Venti milioni li chiedono i familiari del più giovane dei due pescatori uccisi, Ajesh Bink di 25 anni, mentre 10 mln sono stati chiesti dalla vedova del quarantacinquenne Valentine Jelastine.
Martedì scorso i giudici indiani avevano deciso di permettere una mediazione tra la società armatrice della Enrica Lexie, la F.lli Amato di Napoli, e i familiari delle 2 vittime per evitare i processo, di fatto un accordo extragiudiziale.
Per le tante contrapposizioni il tentativo di mediazione è fallito e quindi sarà avviato il processo. Ci potranno volere anche tre anni per arrivare alla sentenza.
Ieri poi, anche Oommen Chandy, capo Ministro dello Stato federale del Kerala, ha dichiarato che nei casi di omicidio la legge indiana non
consente accordi extragiudiziali.
Una richiesta di risarcimento era stata presentata anche J. Freddy. Si tratta del proprietario del peschereccio St.Antony, la barca da pesca indiana sulla quale erano imbarcati i due pescatori uccisi perché scambiati per pirati, e che sarebbe rimasta danneggiata nel corso dell’incidente. Inoltre, l’uomo basava la sua richiesta anche su credenze superstiziose. Infatti, affermava che nessun pescatore avrebbe più voluto lavorare su una barca dove era stato versato del sangue. Per questi motivi l’uomo sosteneva che l’episodio è stato causa di danni per la sua attività di pesca. Freddy aveva chiesto la somma di 7,5 mln di rupie pari a 113 mila euro.
Ieri l’Alta Corte del Kerala ha respinto la sua richiesta di indennizzo.
L’imbarcazione da pesca coinvolta nell’incidente è ora ferma a disposizione dell’autorità di polizia indiana ormeggiata nel porto di Neendakara da dove era partita per una battuta di pesca ed è poi, tornata dopo il tragico incidente in mare. Mentre la nave italiana Enrica Lexie resta alla fonda nei pressi del porto di Kochi guardata a vista e impossibilitata a prendere il mare.
Ferdinando Pelliccia

