I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, coadiuvati dai militari del Comando Antifalsificazione Monetaria, hanno denunciato a piede libero due cittadini del Camerun di 28 e 38 anni, con le accuse di furto aggravato, falsità materiale in atti pubblici e falsità materiale commessa dal privato. La vicenda che li vede protagonisti ebbe inizio nel mese di dicembre dello scorso anno: il 38enne, infatti, si rese responsabile del furto di un giubbotto, del valore di 200 euro circa, all’interno di un negozio di via delle Rose. Il colpo fu messo a segno ai danni della responsabile dell’esercizio commerciale, una ragazza di 35 anni. Il volto del ladro è, evidentemente, rimasto impresso nella mente della ragazza, a tal punto che la sera di due giorni fa, mentre si trovava in via Tor dé Schiavi, lo ha riconosciuto mentre passeggiava in strada con un connazionale. Immediatamente, la 35enne ha attirato l’attenzione di una pattuglia di Carabinieri della Stazione Roma Quadraro in transito, ai quali ha indicato con certezza l’uomo quale responsabile del furto patito nel 2011. La perquisizione eseguita nei confronti del 38enne ha permesso ai Carabinieri di recuperare una Carta di Identità contraffatta e una busta da lettere con timbro francese, contenente tre fogli ritagliati raffiguranti banconote da 50 e 100 euro intrisi di “inchiostro simpatico”. Si tratterebbe di una tecnica utilizzata per mettere a segno la truffa, pubblicizzata dai media come quella dei cosiddetti “moltiplicatori di euro”: gli imbroglioni, generalmente di provenienza africana, raggirano ignari cittadini, di norma piccoli imprenditori o commercianti, persuadendoli di essere in grado di “clonare” banconote vere, riproducendole fedelmente su carta comune. Per dimostrare ciò, i truffatori si fanno consegnare dalle vittime ingenti somme di denaro “vero” con la promessa di raddoppiarle, o in alcuni casi triplicarle. Peccato che le banconote reali vengano opportunamente trafugate e alle vittime consegnati dei semplici fogli di carta bianchi. Il 28enne che era in compagnia del camerunense al momento del fermo è stato trovato, a sua volta, in possesso di una risma di carta comune tagliata ad hoc nelle misure della banconota da 50 euro, verosimilmente pronta per essere utilizzata dai “moltiplicatori di euro” truffaldini. Tutto il materiale in loro possesso è stato sequestrato.