(AGENPARL) – Roma, 16 apr – “I fatti di Kabul sono fatti gravi. Tuttavia, dopo i due militari americani della Nato uccisi dagli afghani nel distretto di Zheray lo scorso marzo, a seguito del rogo di alcune copie del Corano nel centro di interrogatorio di Bagram, la strage perpetrata dal marine poco tempo fa, dovevamo aspettarcelo”, è quanto dichiara in una nota la senatrice Barbara Contini, responsabile della politica Estera di Futuro e Libertà e già governatrice di Nasiriyya. “L’approccio dei nostri militari – prosegue la senatrice di Fli – si dimostra un punto di forza del nostro contingente. Per ora a Herat non ci sono stati gravi incidenti. Il tributo dell’Italia per la sicurezza internazionale si traduce in migliaia di uomini costantemente impegnati all’estero in teatri ad alto rischio, come in Afghanistan e in altre parti del mondo”.

“Ci si augura – continua la Contini – che questo possa avere un peso a livello internazionale, ad esempio affinché si riportino in Italia i nostri due Marò, detenuti ingiustamente in India, così come previsto dai trattati e dalle leggi internazionali. L’Italia ha il dovere di far pesare a livello internazionale, con la Nato e con la Comunità internazionale e l’Unione Europea, il suo impegno all’estero per riavere immediatamente i due Marò in Italia. Occorre, quindi, una forte pressione internazionale sull’India. A tal proposito – conclude la Contini – la presenza in Afghanistan di migliaia di italiani è sicuramente un elemento da far valere. Con maggiore forza”.