(AGENPARL) – Venezia, 18 apr – “Il Consiglio regionale del Veneto è impegnato a vigilare sull’effettiva erogazione dei fondi stanziati dalla Giunta per il pagamento delle strutture private convenzionate dell’Ulss 12 e sul futuro dei servizi integrativi che tali strutture offrono”. Lo ha assicurato in una nota il presidente del consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, insieme ai consiglieri veneziani Bruno Pigozzo (Pd), Gennaro Marotta (idv), Giovanni Furlanetto (Lega), Pietrangelo Pettenò (Sinistra veneta) e Andrea Causin (Verso Nord), ai rappresentanti dei 1400 dipendenti del Policlinico San Marco di Mestre di Villa Salus, del Fatebenefratelli, del San Camillo e delle altre strutture private convenzionate dell’Ulss 12 veneziana, senza stipendio da febbraio e preoccupati per il mancato pagamento da parte dell’Asl delle prestazioni erogate in regime di convenzione. Medici, infermieri, strumentisti e operatori sanitari delle strutture mestrine e lidensi hanno manifestato in massa (circa 300) con striscioni e bandiere e fischietti, in calle Larga XXII Marzo, all’esterno del Consiglio regionale, la rabbia e la paura per il mancato rispetto della convenzione tra azienda pubblica e strutture private e per il proprio futuro occupazionale. “In gioco non ci sono solo gli stipendi di 1400 operatori e relative famiglie – hanno ricordato ai consiglieri regionali Dario De Rossi della Cisl, Paolo Lubiato della Cgil, Francesco Menegazzi della Uil e Antonio Maestri della Cimop – ma il futuro di strutture di ricovero e riabilitative che, nella realtà veneziana, svolgono un servizio pubblico indispensabile, integrativo a quello degli ospedali pubblici di Mestre e Venezia. Temiamo che la costante riduzione di risorse per la sanità privata e la riorganizzazione prevista dal nuovo piano sociosanitario inducano i titolari delle strutture private a ridurre posti letto e dipendenti, a esternalizzare servizi e addirittura a cedere interi rami d’azienda”. Nel corso dell’incontro Bruno Pigozzo del Partito Democratico ha ricordato il formale impegno della Giunta, ribadito anche ieri al Consiglio dall’assessore alla Sanità Luca Coletto, di erogare all’Ulss 12 Veneziana i 46 milioni di euro attesi dalle strutture private convenzionate a pagamento delle prestazioni erogate. Ma ha anche invitato i colleghi a ponderare con grande attenzione le scelte di programmazione futura per la sanità veneziana e veneta. “Ieri per la terza volta – ha detto Pigozzo – la Giunta regionale ha rinviato la delibera che riduce il budget per le strutture private convenzionate. E’ evidente che avverte la necessità di riflettere meglio su una scelta che potrebbe generare scompensi pesanti nella rete dei servizi essenziali da garantire ai cittadini con inevitabili ricadute negative anche sull’occupazione”. Anche Gennaro Marotta (Italia dei Valori) ha confermato la piena disponibilità della Giunta a erogare i fondi attesi dalle strutture private convenzionate, non appena il direttore generale dell’Ulss 12 Antonio Padoan e i responsabili di tali strutture avranno siglato l’atto di intesa per la rinuncia agli interessi passivi accumulati sinora. “Sono pronto a scrivere, insieme ai miei colleghi, al dg Padoan per sollecitare l’atto di intesa e l’immediata erogazione dei 46 milioni di euro attesi dalle strutture private”, ha promesso Marotta. Sull’ormai cronico problema dei rapporti tra Ulss e sanità privata nel Veneziano Andrea Causin (verso Nord) è tornato a sollecitare un pubblico incontro con la commissione Sanità del Consiglio veneto. “Dobbiamo monitorare con attenzione la situazione peculiare dell’area veneziana, dove i privati svolgono un servizio pubblico indispensabile, spesso a costi inferiori del soggetto pubblico, in regime di sana concorrenza”. Per Giovanni Furlanetto della Lega Nord va attivata al più presto un’ispezione regionale sul funzionamento e sulla situazione contabile dell’Ulss 12, che ha definito “una delle più opache del Veneto”. Anche per Pietrangelo Pettenò (Sinistra veneta) il Consiglio regionale deve esercitare in forma diretta il controllo sui rapporti che intercorrono tra Giunta e Asl e tra Asl e strutture private. “Non possiamo lasciare che sia la Giunta, che nomina il direttore generale, a vigilare sulla corretta applicazione delle direttive regionali. La grave situazione di sofferenza in cui versano le strutture private convenzionate di Venezia e Mestre impone una verifica dei rapporti che intercorrono tra Giunta e Ulss e tra Ulss e privati”.