Dal 4 aprile scorso anche il Comune di Afragola nel napoletano ha aderito all’iniziativa ‘Salviamo i nostri Marò’.
Due drappi su cui campeggiano riprodotte le immagini dei due militari italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti in India e la scritta ‘Salviamo i Nostri Marò’ sventolano dal balcone del Palazzo Comunale in Piazza Municipio.
L’iniziativa è stata adottata su decisione del Consiglio Comunale in segno di solidarietà ai due fanti di marina ed ha anche lo scopo di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla vicenda e creare un movimento che spinga il governo indiano ad accogliere le istanze dall’Italia.
Analoga iniziativa a quella della Giunta comunale afragolese è stata adottata anche da numerose altre amministrazioni in tutta Italia.
Mentre un fiocco giallo è stato preso da molti a simbolo di solidarietà e di attesa per un rapido ritorno a casa in patria dei due militari del Reggimento San Marco detenuti in India.
Tutte queste iniziative vogliono in qualche modo supportare ogni azione che serva a porre fine alla vicenda che vede coinvolti loro malgrado i due sottoufficiali di marina, Latorre e Girone. Una vicenda che li vede accusati di aver ucciso il 15 febbraio scorso in mare due pescatori indiani perché scambiati per pirati. Per questo motivo i due marò da allora sono detenuti nello stato federale indiano del Kerala con l’accusa
di duplice omicidio.
L’incidente ha coinvolto oltre ai 2 militari altri 4 commilitoni e l’equipaggio della nave italiana, MV Enrica Lexie della società di navigazione F.lli D’Amato di Napoli. Questi ora sono a bordo della nave italiana bloccati nel porto di Kochi nell’India meridionale.
Massimiliano Latorre, Salvatore Girone, Renato Volgina, Antonio Fontana, Alessandro Conte e Massimo Andronico facevano tutti parte di un Nucleo Militare di Protezione, NMP. Team di sicurezza che secondo una legge italiana, la 130 del 2011, sono a bordo delle navi italiane come protezione delle stesse dagli assalti dei pirati.
Ferdinando Pelliccia

