I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Sassari hanno recuperato quattro candelabri, di cui due in legno intagliato e dorato e due in ottone dorato, rubati nel mese di gennaio u.s. all’interno della Chiesa di Sant’Agostino nuovo sita nella Via Baylle di Cagliari.
All’indomani del furto sacrilego, i militari del nucleo TPC hanno avviato indagini a tutto campo al fine di identificare l’autore del furto e ritrovare gli oggetti rubati. le attenzioni investigative si incentravano da subito su un analogo episodio delittuoso avvenuto all’interno della vicina Chiesa di Sant’Eulalia alcuni giorni dopo il furto di Sant’Agostino. in quel frangente ignoti malfattori, approfittando dell’apertura al pubblico dell’edificio, trafugavano un antico candelabro ed una statua in legno raffigurante Gesù Bambino di Praga. serrate indagini condotte in quel caso dalla stazione carabinieri di Cagliari-Villanova, permettevano di recuperare la refurtiva e denunciare in stato di irreperibilità per furto un 58enne pluripregiudicato cagliaritano. in considerazione del breve lasso temporale occorso tra i due episodi criminosi, della vicinanza tra i due luoghi di culto e dell’analogo modus operandi posto in essere dai malfattori, le attenzioni dei militari del TPC si concentravano proprio sul soggetto indagato dai colleghi della Stazione di Villanova. pertanto venivano predisposti una fitta serie di controlli amministrativi agli esercizi commerciali di settore al fine di acquisire notizie su eventuali persone che avessero tentato di smerciare gli oggetti trafugati. grazie alla preziosa collaborazione di antiquari e restauratori si veniva a conoscenza che, nei giorni immediatamente successivi al furto, un individuo si presentava presso diverse attività commerciali della zona proponendo la vendita di alcuni candelabri. la descrizione del trafficante resa dai commercianti corrispondeva, senza alcun dubbio, all’autore del furto di sant’eulialia; cosi’ come positiva era stata la comparazione dei candelabri proposti in vendita con l’immagine fotrografica della refurtiva acquisita in sede di denuncia.
I primi giorni del mese di febbraio u.s., grazie alla cortina investigativa innalzata, i militari venivano contattati da un commerciante del Largo Carlo Felice il quale asseriva di aver rinvenuto, di fronte alla saracinesca del proprio negozio, un involucro in nylon contenente quattro candelabri di chiara provenienza ecclesiastica. gli oggetti d’arte, subito riconosciuti per quelli asportati all’interno della chiesa di Sant’Agostino, venivano sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Oggi, a conclusione delle indagini, i candelabri saranno restituiti al dott. raimondo spano, responsabile del fondo edifici culto della Prefettura di Cagliari, proprietario della Chiesa di Sant’Agostino.
Il 58enne pluripregiudicato cagliaritano, già indagato per il furto della Chiesa di Sant’Eulalia, é stato denunciato per la ricettazione della refurtiva e per evasione dal regime di detenzione domiciliare a cui era sottoposto.