Nell’Europa alle prese con una durissima crisi economica nel primo trimestre 2012 si è allargata la forbice tributaria tra i suoi Pesi membri.
A rivelarlo l’odierno bollettino sulle ‘Entrate tributarie internazionali’ diffuso dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia.
Il bollettino rivela non solo che nel primo trimestre 2012 si è allargata ancora di più la forbice tributaria nei principali Paesi Ue, ma con flussi divergenti fra Nord e Sud Europa.
Il rapporto rivela, ad esempio, il netto miglioramento fiscale in Irlanda dove le entrate sono cresciute a un livello record del 16,2% sull’anno precedente, a quota 8,7 miliardi,
mentre su fronte opposto Spagna, -5,9%, e Portogallo, -5,8%, fanno registrare i peggiori risultati, nonostante timidi segnali di miglioramento nel mese di marzo. Segno positivo anche per la Germania, +6,1%, e la Francia +3,0%.
Il dato dell’Italia è vicino alla parità +0,7%.
Nel Bollettino viene spiegato che è dovuto soprattutto per effetto delle misure varate dal governo italiano dalla seconda metà del 2011.
Allo stesso modo la Gran Bretagna è al -0,2%.
Un andamento del gettito che riflette i segnali negativi legati al peggioramento del ciclo economico nelle principali economie europee, in parte causato dalla prosecuzione della crisi sul debito sovrani e delle tensioni sul credito. Ma è sempre più una crisi a due velocità, visto che la forbice fra i risultati migliori e quelli peggiori è superiore al 22%.