Sempre di più si ricorre alla  chirurgia estetica per mettere un freno alla caduta dei capelli.

Spesso la calvizia può diventare un problema anche serio che finisce per limitare la vita sociale e la sfera intima della persona che ne è colpita.

A ricorrere alla chirurgia per porvi rimedio sono prevalentemente gli uomini. Anche se negli ultimi anni la caduta di capelli non è più solo un problema al maschile, ma riguarda sempre di più  le donne.

Principalmente a ricorrere al chirurgo sono gli  uomini. in genere  over 40, ma anche più giovani  che una volta superati i 18 anni iniziano a presentare uno sfoltimento dei capelli.  A questi poi, vanno ad aggiungersi gli uomini in carriera. Per questi ultimi la propria immagine e l’armonia del viso è importante anche sul posto di lavoro.

Anche quando si tratta di donne siamo in presenza di donne in carriera.  Ed anche in questo caso  vi si ricorre per salvaguardare la propria immagine. Nei casi al femminile la caduta di capelli o il loro diradamento è causato  dalle stese cause valide per i maschi ossia  da un’eccessiva stimolazione ormonale, spesso causata da forte stress.

Oltre a ricorrere al trapianto il chirurgo può utilizzare anche altre metodiche. Una di queste è quella del Prgf, ossia del plasma ricco di fattori di crescita con l’obiettivo di far risvegliare i bulbi piliferi dormienti.  Si tratta di microinfiltrazioni nel cuoio capelluto di piastrine prelevate nel sangue, che poi vengono stimolate attraverso un laser.  Ogni  seduta dura circa 15 minuti e si effettua presso centri specializzati.