Gli alleati Nato al vertice di Chicago alla sua seconda giornata, hanno  lanciato la prima fase operativa dello scudo antimissilistico che entro il 2015 sarà in grado di difendere i Paesi e le popolazioni dei 28 alleati dalla minaccia crescente di testate missilistiche da ‘”vicini” ostili, e hanno approvato oltre 20 progetti multinazionali, tra cui il sistema di sorveglianza con droni (Ags) a Sigonella, e l’acquisto di robot sminatori, che concretizzeranno la strategia della ‘smart defense’. La difesa intelligente con più cooperazione e meno sprechi, lanciata due anni fa al vertice di Lisbona, per garantire adeguati livelli di sicurezza anche in periodi di austerità. L’invito della Nato alla Russia perché cooperi allo scudo antimissilistico “resta valido” e la Nato auspica che Mosca decida presto di unirsi per fare fronte ad una minaccia che è comune. Lo ha detto il Segretario Generale della Nato Anders Fogh Rasmussem in un incontro stampa a Chicago. “La Russia non dovrebbe temere nulla dal nostro scudo che è puramente difensivo e non è indirizzato contro nessun Paese in particolare”, ha aggiunto Rasmussen.