Nella seduta odierna il Parlamento ungherese ha approvato una nuova ‘tassa di crisi’ sulla telefonia mobile.

In un primo momento la nuova imposta  avrebbe dovuto colpire direttamente gli utenti finali, ma alla fine è stata messa a carico degli operatori del servizio di telefonia mobile che nel Paese sono Magyar Telekom, Telenor e Vodafone.

A partire dal prossimo primo luglio quindi gli operatori pagheranno 2 fiorini, pari a 0,7 centesimi di euro, per ogni minuto di conversazione e per ogni sms.

Stabilito però,  per la nuova imposta comunque un tetto massimo  a carico degli operatori  ari a 700 fiorini al mese, circa 3 euro, per utenze singole e 2.500 fiorini, 10,6 euro, per le imprese.

Prevista l’esenzione per le chiamate ai numeri d’emergenza e per finanziamento a istituzioni benefiche.

In questo modo il governo ungherese spera di ricavare 44 miliardi di fiorini  pari a 187,3 milioni di euro all’anno che verranno poi,  utilizzati per il contenimento del debito pubblico.

Dallo scorso mese il governo ha adottato un nuovo programma di austerità, dopo quello del 2010, per portare il deficit pubblico al di sotto del 3 per cento del prodotto interno lordo.