(AGENPARL) – Roma, 08 mag -“Il continuo aumento del prezzo dei carburanti anche in presenza del calo di quello del petrolio è la prova della mancanza di concorrenza nel settore e, se ce ne fosse ancora bisogno, dell’esistenza di un cartello fra le compagnie petrolifere che danneggia pesantemente le famiglie e le imprese. Non basta, anche se apprezzabile, aspettarsi, come fa il sottosegretario De Vincenti, un calo del prezzo di 5 centesimi; è necessario un intervento dell’Antitrust per correggere questa palese distorsione della concorrenza sul mercato”. Lo dice Andrea Lulli capogruppo Pd in commissione Attività produttive. “Il presidente dell’Unione petrolifera De Vita – prosegue Lulli -, invece di invitare gli italiani a fare sacrifici andando a cercare i distributori con prezzi più bassi, spieghi, se ci riuscirà, il motivo per cui il prezzo della benzina segue l’andamento del petrolio solo quando quest’ultimo aumenta. È giunto il momento di prendere in considerazione la proposta del Pd di un acquirente unico per garantire l’approvvigionamento di carburante sul mercato internazionale per almeno il 30 per cento, in modo di calmierare i prezzi. Rimane sullo sfondo la necessità di prevedere una mobilità a trazione elettrica e con carburanti alternativi, così come è evidente il grave ritardo tecnologico della più grande azienda automobilistica italiana”.