(AGENPARL) – Roma, 04 mag – “I conti pubblici richiedono un sforzo. Gli Italiani stanno facendo sacrifici. Sono sempre dell’idea che prima di mettere le mani nelle tasche dei cittadini lo Stato pachiderma debba dimagrire per primo. La strada per abolire le province non è possibile se non dopo un complesso iter di rango costituzionale, ma è però possibile dimezzarle. Perché non farlo? Partiamo da casa nostra per semplificare. Dimezziamo le province dell’Emilia Romagna. Dalle attuali 9 province si potrebbe scendere a 4. Accorpiamo Parma e Piacenza, Modena e Reggio Emilia, Bologna e Ferrara e facciamo la provincia unica della Romagna, che raggrupperebbe Forlì, Ravenna e Rimini. Nel Paese dei campanili e delle gelosie territoriali è come bestemmiare in chiesa, ma o si prende il toro per le corna e si comprende che così non si può più andare avanti, oppure l’Italia non avrà speranza. Contestualmente alla riduzione delle province, anche gli organismi dello Stato, come ad esempio le Prefetture, dovrebbero passare dalle attuali 9 a 4. Troppi Enti con le loro strutture sono oggi un limite alla crescita del Paese. Una situazione insostenibile che non ci possiamo più permettere. È fondamentale ridisegnare e snellire immediatamente la struttura della macchina amministrativa, ottenendo una significativa riduzione dei costi sia della politica che della burocrazia il tutto a beneficio delle tasche dei cittadini. Dobbiamo avere il coraggio di mettere da parte le antiche ed anacronistiche rivalità territoriali se vogliamo mantenere i nostri territori ad un livello di competitività adeguata alle sfide del momento”.

E’ la proposta del Consigliere regionale modenese del Pdl Andrea Leoni che prospetta il dimezzamento e l’accorpamento delle province dell’Emilia Romagna.