(AGENPARL) – Roma, 29 mag – “Se più di un quarto dei bambini e degli adolescenti italiani vive in una condizione di povertà relativa, vuol dire che il nostro Paese non si può ancora definire ‘civile’ “, è il commento della sen. Giuliana Carlino, capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione bicamerale per l’infanzia, al Rapporto dell’Unicef sulla povertà minorile. “L’Italia si trova agli ultimi posti della classifica dei Paesi industrializzati, perché all’immobilismo dell’attuale governo si aggiungono i gravi tagli operati da quello precedente, che ha ridotto per il 2012 il fondo per le politiche della famiglia, da 52,5milioni a 32 (-39,1 per cento). Anche il fondo per l’infanzia e l’adolescenza resterà fermo a 40 milioni fino al 2014. Mentre il fondo servizi per l’infanzia e il fondo per le non autosufficienze sono stati addirittura azzerati. Nessun esecutivo dovrebbe dimenticare che i bambini sono portatori ‘sani’ di diritti e nessuna crisi ne può giustificare la cancellazione. Tutelare l’infanzia – conclude Carlino – significa investire per una società futura migliore di quella attuale”, conclude.

