Una bomba vera e propria quella sganciata dalla stampa sportiva nazionale, Antonio Conte finisce nelle carte dell’inchiesta calcioscommesse per la presunta combine di due partite. I fatti risalgono ai tempi del Siena
Ad oggi, giustizia ordinaria e sportiva non hanno ancora chiamato Antonio Conte per una testimonianza sulle vicende per le quali è stato però chiamato in causa da un pentito del calcioscommesse, tuttavia il suo nome figura con chiarezza nelle accuse di Carobbio registrate dal Pm sportivo Stefano Palazzi. A rivelarlo, dopo un’anticipazione pubblicata qualche settimana fa, è la Gazzetta dello Sport che pubblica anche qualche stralcio della documentazione sulla quale Palazzi sta imbastendo il processo sportivo che potrebbe squassare il calcio italiano dalla testa ai piedi nei prossimi mesi estivi. Come detto, per il momento quella che riguarda il tecnico della Juventus è soltanto un’accusa lanciata da un testimone seppur diretto perchè Carobbio era un giocatore del Siena allenato da Conte.
Le partite della presunta combine a conoscenza dell’allenatore fresco campione d’Italia sono due: Novara-Siena del 30-04-2011 e Albinoleffe-Siena. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, ripreso come detto dai documenti allo studio di Palazzi, Conte avrebbe saputo della combine del match contro il Novara ed infatti Carobbio avrebbe dichiarato che l’allora tecnico dei toscani prima della partita tranquillizzò i suoi dicendo che era stato raggiunto l’accordo con il Novara per il pareggio. Insomma, per Conte e la Juventus la prossima estate potrebbe essere infuocata non solo per il calciomercato ma anche per questioni di giustizia sportiva che, nel caso in cui Conte fosse deferito, potrebbe costare al leccese una squalifica piuttosto lunga. Tempo fa la stessa Rosea parlo di stop da sei mesi a tre anni. Vedremo, per ora siamo alle accuse scritte nero su bianco, è vero, ma nulla di più. In attesa di riscontri è doveroso raccontare quanto sta accadendo ma è anche necessario andare con i piedi di piombo ed aspettare le prossime mosse della procura federale

