Solo il talento e l’esperienza hanno permesso oggi a Thomas Biagi di conquistare risultati positivi nelle due gare di Donington (GB), teatro del terzo round della Superstars Series, valido esclusivamente per la serie internazionale.

Dopo il settimo tempo di ieri in qualifica il pilota del Team Dinamic nulla ha potuto contro l’assoluta supremazia Audi, in questo momento favorita dal balance of performance. Con una tattica accorta e senza commettere errori Biagi è riuscito comunque a  limitare i danni e a concludere quarto alle spalle del vincitore Morbidelli (Audi), che ha preceduto Kristofferson (Audi) ed Herbert (Maserati). Significativa la prova di Kristofferson, che dopo non aver disputato prove libere e qualifiche ed essere scattato dal fondo dello schieramento, in soli otto giri è risalito fino alla seconda posizione nonostante i 60kg di zavorra sportiva a bordo.

Più d’attacco invece la seconda corsa di Biagi, uscito terzo dalla prima curva dopo una brillante partenza. Il successivo ingresso della safety-car nelle fasi immediatamente successive ha però rimescolato le carte: poche curve dopo la ripartenza il campione bolognese è stato vittima di un anomalo bloccaggio che lo ha costretto ad allargare nella ghiaia proprio mentre stava agevolando il tentativo di sorpasso dell’incontenibile Audi di Kristofferson. Rientrato in ultima posizione, il pilota del Team Dinamic ha messo a segno a suon di sorpassi una determinata rimonta che gli ha permesso di raggiungere il sesto posto finale.

In classifica Biagi mantiene la seconda posizione con 69 punti, staccato di 16 lunghezze dal leader  Kristofferson e con un vantaggio di 5 su Liuzzi (Mercedes).

 

 

 

 

Thomas Biagi:
“Il mio ottimismo mi porta a vedere il bicchiere mezzo pieno e ad essere soddisfatto di aver mantenuto il secondo posto in classifica.
In gara uno ho prestato molta attenzione a non commettere errori e a non correre rischi, mentre nella seconda sono riuscito a rimontare bene dopo l’imprevista uscita sulla ghiaia.
Il divario prestazionale tra le Audi e tutte le altre vetture è però qualcosa che non avevo mai visto prima nella prima carriera ed è un peccato per il campionato, visto che la sfida tra gli altri marchi è tutto sommato equilibrata. La RS5 è indubbiamente una macchina ben progettata, ma con una filosofia più vicina forse al DTM che non allo spirito del Superstars, che ha sempre basato il suo successo sul contenimento dei costi e sulla stretta derivazione dai modelli di serie.
Abbiamo finora disputato tre doppi appuntamenti con un balance of performance non efficace, e su un calendario di nove rounds significa aver corso un terzo del campionato in una situazione almeno parzialmente falsata. Confido comunque nella competenza e nella professionalità dell’organizzatore e di ORAL Engineering, che sapranno sicuramente intervenire in tempi stretti e nel modo più appropriato”.

La Superstars Series tornerà in pista il prossimo 3 Giugno al Mugello.