Terremoti: la terra è ‘scossa’

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Come se fosse una sorta di parola d’ordine negli ultimi tempi circola sempre di più la frase: “Prepariamoci al prossimo terremoto. Purtroppo si tratta della diretta conseguenza del ripetersi, anche con un intervallo di tempo ridotto, di fenomeni sismici. Sono tanti e troppi i terremoti che si stanno verificando nel mondo. L’intensità dei terremoti viene valutata secondo la scala Richter e la scala Mercalli, che ormai però è in disuso. La prima fornisce una valutazione obiettiva  in magnitudo della quantità di energia liberata. Lo zero di questa scala equivale ad una energia liberata pari a 105 Joule. La Mercalli assegna invece, un grado agli effetti sull’ambiente. I gradi vanno da uno a dodici. I terremoti verificati finora sono in gran parte di forza quantificata in magnitudo compresa tra i 5.0 e i 5.9. Anche se sono di lieve intensità queste scosse provocano paura. Purtroppo si sono registrati, nel tempo,  anche terremoti molto forti, di intensità anche di magnitudo 7,  che hanno provocato vittime e danni. Purtroppo è praticamente impossibile prevedere quando e dove possa avvenire un terremoto. Al massimo si può secondo le statistiche determinarne le zone a rischio. L’unica ‘difesa’ possibile è invece, quella di non abbassare mai la guardia. Monitorare costantemente le aree a rischio e far scattare l’allerta al minimo segnale anomalo. E’ stato dimostrato dai fatti che un’allerta anche se lanciata con un breve preavviso ha salvato la vita a numerose persone. Però, come dimostrano i recenti eventi sismici accaduti in Italia dove le scosse si sono verificate anche in zone fino ad ieri considerate non sismiche vuol dire che il fenomeno è talmente imprevedibile che non resta che imparare almeno a conviverci.
Il fatto che l’Italia trema, il mondo intero trema ha fatto scattare una sorta di paura collettiva che di certo non aiuta. Si registrano continui fenomeni sismici, per lo più di lieve entità, in tutto il pianeta. Un incremento del fenomeno che sta se non allarmando innescando almeno una serie di dubbi e domande in  tutti. Sono in molti a chiedersi se la coincidenza del verificarsi di tanti terremoti, più o meno intensi, in tutto il mondo non voglia essere il segnale che qualcosa non va e che potrebbe accadere di tutto.  Gli scienziati di tutto il mondo sono al lavoro per dare delle risposte concrete e precise, ma finora non è stato ancora possibile poter fugare ogni dubbio ogni paura. Tante le teorie che sono nate in questi ultimi mesi sulle cause dell’incremento nel mondo dei fenomeni sismici. Più di tutti prevale la teoria che vede nelle cause artificiali il fattore scatenante del fenomeno. Per ora nessuno è in grado di confermare o smentire quest’ipotesi che sembra quella che si sia fatta più strada anche tra le popolazioni oltre che tra gli scienziati.

Sul sito http://kharita.rm.ingv.it/Gmaps/weq/index.htm è possibile visionare la mappa di tutti i terremoti verificatisi negli ultimi 30 giorni nel mondo. Mentre sul sito http://meteoterremoti.altervista.org/ è possibile visionare notizie in tempo reale di terremoti in atto.
L’Italia è tra i Paesi al mondo più colpiti da questo fenomeno. Prima il 20 maggio scorso e poi, il successivo 29 l’Emilia Romagna, la Lombardia e il Veneto sono stati scossi pesantemente. Dopo però, non è che il fenomeno si è arrestato anzi, si è diffuso un po’ in tutta la penisola. Proprio stanotte è stata registrata una scossa di magnitudo 4.5 nel mar Mediterraneo, tra la Sardegna e le isole Baleari. La terra però, come detto trema anche in altre parti del mondo. La situazione più preoccupante è quella riguardante l’Asia. Domenica è registrata una scossa di 6.4 gradi di magnitudo che ha colpito la costa orientale del Giappone a 116 chilometri a nordest di Sendai. Il 15 giugno scorso un terremoto di magnitudo 5.5 si è verificato al largo di Mindanao nelle Filippine. Lo stesso giorno una scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata anche nel nordovest della Cina, nella provincia del Xinjiang. L’11 giugno due scosse di terremoto di magnitudo 5,4 e 5,7 hanno colpito l’Afghanistan. Lo scorso 9 giugno una scossa di terremoto di magnitudo 6,1 si è verificata sulla costa orientale di Taiwan. Il terremoto dimostra di non avere preferenze particolari.
Ieri è ‘toccato’ anche all’Argentina dove una scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata nel sud-est della città di Mendoza. Il 10 giugno scorso una forte scossa di magnitudo 5,8 si era verificata al largo di Oludeniz, nella provincia di Mugla, nella Turchia sud occidentale. L’8 giugno scorso un terremoto di magnitudo 4.5 si è verificato nel nordovest della Macedonia. Il 7 giugno una scossa di magnitudo 6.1 della scala Richter ha invece, scosso il sud del Perù.