In riferimento all’articolo pubblicato ieri sera in Liberoreporter.it “Terremoto: strane coincidenze da non sottovalutare” a firma Pierre S, per completezza delle informazioni e maggiore trasparenza riportiamo quanto descritto sul sito ufficiale della ERG http://www.ergrivarastorage.it/areab.html dove si può prendere visione del progetto di stoccaggio proposto da ERG Rivara Storage che prevede:
- lo sfruttamento della struttura carbonatica profonda di Rivara come roccia serbatoio, utilizzando come sede del metano stoccato le sue fratture naturali, già presenti nella roccia;
- la perforazione di 19 pozzi con dreno orizzontale partendo da 4 postazioni per l’iniezione e l’erogazione del metano;
- la realizzazione di una centrale gas per la compressione del gas e la gestione di tutte le fasi dello stoccaggio.
Parametri tecnici esaminati per il rilascio dal Comitato Tecnico Idrocarburi e Geotermia
I parametri verificati sono stati:
- l’idoneità della profondità del giacimento
- il modesto incremento della pressione originaria per gestire lo stoccaggio nel campo (+ 9,6%)
- la vicinanza alle reti di trasporto nazionale del gas e la sua posizione baricentrica rispetto alle zone di maggior consumo
- la qualità del profilo geologico del sottosuolo così come determinabile dai dati e dai profili sismici esistenti (in letteratura)
- la qualità della progettazione della progettazione della centrale di stoccaggio e l’impiego delle migliori tecnologie disponibili
- l’inserimento nel progetto di apparati e o dispositivi per il recupero energetico.
Prescrizioni
Prima di procedere alla fase di sviluppo dello stoccaggio il Ministero delle Attività Produttive ha prescritto i seguenti accertamenti che dovranno essere tutti verificati pena la revoca della concessione:
- la tenuta della roccia di tetto (con particolare riferimento alla tenuta delle marne)
- la reazione delle rocce del serbatoio naturale all’azione del gas (sia nell’immediato che nel tempo)
- il dimensionamento spaziale del serbatoio con identificazione dello spill-point
- la quantificazione del cushion gas
- l’efficacia della tecnica di perforazione e completamento ipotizzata (con particolare riferimento ai segmenti drenanti orizzontali) per l’effettiva prevalenza dell’erogazione della fase gassosa rispetto a quella liquida.
Tali prescrizioni costituiscono un impegno vincolante accettato dalla società, quindi sono, in caso di non soddisfacimento delle condizioni tecniche richieste, un motivo di interruzione dello sviluppo del progetto di stoccaggio.
Ecco il parere della Commissione VIA 1 del 1776/2011 parere_commissione_via1; il parere della Commissione VIA2 del 25/11/2011 parere_commissione_via2 ; il parere del MIBAC del 14/09/2011 parere_mibac e infine il Decreto del 17/02/2012 decreto_17_02_12_32_1_
Dal momento dell’emissione del Decreto si prevede di procedere con una fase di accertamento necessaria per la conferma dei parametri progettuali, con l’obbiettivo di confermare la fattibilità tecnico-economica e la totale sicurezza dello stoccaggio. Nel Decreto si legge “attualmente, sulla base dei dati disponibili, non è possibile valutare i reali effetti di iniezione/erogazione” e ancora “In assenza di una reale fase di accertamento, l’istruttoria svolta è tutta impegnata a valutare ipotesi, più o meno validamente supportate dai dati di letteratura e modelli di simulazione”.
E’ importante leggere come le Commissioni abbiano trattato l’argomento “sisma” e come siano interessati proprio gli stessi Comuni che hanno subito il terremoto.
Pierre S

