“ La politica non ha saputo trasmettere una visione cedendo il passo a derive populistiche e alla demagogia. Per troppo tempo ci hanno detto che le cose andavano bene ma l’ottimismo della comunicazione non indica nessuna strada da percorrere”, così Fausto Cacciatori Presidente di CNA Lombardia ha voluto aprire la relazione dell’Assemblea annuale di CNA Lombardia in corso a Cremona.

Un discorso a braccio, rinunciando a leggere la relazione, per parlare direttamente agli imprenditori che hanno riempito la sala di Palazzo Trecchi. Significativa inoltre la presenza delle autorità, delle istituzioni, dei rappresentanti delle altre associazioni artigiane, dei sindacati e del mondo del credito.

Doveroso e sentito il saluto che Fausto Cacciatori ha chiesto a Ivan Malavasi, Presidente di CNA nazionale che chiuderà i lavori assembleari, di portare agli imprenditori emiliani vittime del terremoto.

“Da soli” ha proseguito Cacciatori “non siamo in grado di uscire dalla spirale crisi-austerità-perdita di posti di lavoro.  Seguendo le parole di pochi giorni fa del governatore Visco, CNA Lombardia chiede al governo Monti una cessione della sovranità, insieme agli altri governi continentali, per costruire un vero governo europeo; è ora che l’Europa, al di là dei poteri monetari della Bce, assuma la guida legislativa di tre settori chiavi per il rilancio economico: fisco, lavoro ed economia. Se la politica non  sarà disposta a questo cambio di passo, ci assumeremo la responsabilità di esercitare un ruolo più forte. A decidere non devono essere solo gli altri”.

“Puntare solo sulla regolamentazione del credito” ha concluso Cacciatori “ non è più sufficiente così come non lo è più l’Unione monetaria.  Con l’applicazione degli accordi di Basilea 3 non abbiamo nessuna garanzia di essere al riparo. Qualcuno conosce una banca fallita perché una piccola impresa non ha onorato i propri debiti? Se all’economia mancano risorse è anche a causa dello scarso sostegno delle banche; si esce dalla crisi solo disegnando un nuovo “capitalismo sostenibile” che necessita di una tassazione sulle transazioni finanziarie. Un’Europa unita e forte schiaccia speculazioni, timori e tagli dei rating”.