La squadra di casa in svantaggio di un gol, riacciuffa il pareggio contro i russi. Russia sola al comando del girone A, seguita dalla Repubblica Ceca che oggi ha battuto la Grecia, terza la Polonia e ultimi proprio i greci.

L'esultanza di Jakub Błaszczykowsk, dopo il gol del pareggio da lui segnato © it.eufa.com

II° TEMPO – In avvio è la Polonia a spingere di più in cerca del pari. Al 46’ Lewandowski si presenta a tu per tu con il portiere ospite, che però riesce a tornare su di lui mandando il pallone in angolo. Bravissimo è poi il numero uno russo a volare in uscita ancora su Lewandowski evitando pericoli maggiori.

Sessanta secondi più tardi la massima del calcio per eccellenza: “gol mangiato, gol subito” si materializza. Arshavin si invola sulla fascia sinistra, salta l’uomo creando superiorità numerica ma sbaglia al momento di mettere in mezzo, ne approfitta la Polonia con l’impronunciabile Błaszczykowsk che, lanciato a rete, prima fa fuori Ignashevich, poi mette il pallone dove Malafeev non può arrivare; è 1-1.

Da qui alla fine, soltanto un’azione per parte: all’iniziativa russa sull’asse Dzagoev – Kerzhakov, conclusasi tra le braccia di Tyton, risponde Polanski che, assistito da Obraniak, mette i brividi al portiere dello Zenit San Pietroburgo. Le sostituzioni di Smuda – Mierzejewski per Dudka, Matuszczyk per Polanski e Brozek per Obragnak – e di Advocaat – Pavlyuchenko e Izmailov in luogo di Kerzhakov e Dzagoev – non cambiano la sostanza del match, che al triplice fischio di Stark si chiude su risultato di 1-1.

Simone Toninato