La misteriosa morte di centinaia di pinguini nel sud del Brasile al confine con Uruguay e Argentina ha messo in allarme la comunità scientifica internazionale. Nelle ultime settimane al largo delle coste dello stato brasiliano di Rio Grande do Sul nei pressi delle spiagge di Quintao e Tramandai sono stati infatti, ritrovati morti almeno 500 esemplari di giovani pinguini di Magellano, Spheniscus magellanicus. Si tratta di una specie molto diffusa lungo le coste marine meridionali dell’America del Sud, Cile e Argentina in particolare e isole Falkland. Questi uccelli acquatici ogni anno, in questo periodo, dopo aver nuotato per diversi di chilometri, approdano sulle coste meridionali del Brasile. Si tratta di una migrazione stagionale per allontanarsi dalle più fredde acque della Patagonia in Argentina, le cui temperature in questo periodo sono polari e per cercare cibo. Per scoprire le cause della morte dei pinguini si sono messi all’opera i ricercatori dell’Università Federale di Rio Grande do Sul, UFRGS. Gli studiosi stanno svolgendo accurate indagini per individuare le cause della morte degli uccelli. Per ora tra le tante ipotesi avanzate quella più plausibile è che la loro morte dei pinguini sia stata causata dalla presenza umana o presenza di petrolio nelle loro acque. I risultati ufficiali dell’indagine non saranno però, disponibili prima di un mese. Di recente una quarantina di pinguini provenienti dalla Patagonia si sono spinti, nuotando, per la prima volta fino alla spiaggia di Ipanema a Rio de Janeiro dove sono ovviamente giunti sfiniti ed indeboliti dalla lunga nuotata. Una dimostrazione questa che la loro situazione non è delle più favorevoli e che li spinge anche ad agire in maniera avventata. In un recente studio compiuto dagli studiosi delle Università di Losanna e di Strasburgo è pubblicato dalla rivista ‘BioMed Central’ si parla di stress a cui sono sottoposti i pinguini a causa della presenza umana nel loro habitat. I pinguini sono minacciati soprattutto da cause di origine antropica come lo scioglimento dei ghiacci antartici. A minacciare questi uccelli acquatici è però, anche l’uomo. In passato i pinguini sono stati cacciati dall’uomo per le loro piume e per estrarre olio dai loro corpi e per secoli i marinai hanno fatto razzia delle loro uova, distruggendo intere colonie.
P. F.