Zurigo, 31 lug. Una perdita di 349 milioni di franchi svizzeri (circa 290,5 mln di euro) a seguito ”dell’approssimativa gestione da parte del Nasdaq” del debutto sul mercato di Facebook. A sottolinearlo e’ la banca elvetica illustrando i risultati del primo semestre dell’anno e annunciando che prendera’ ”le necessarie misure legali contro il Nasdaq per l’approssimativa gestione dell’Ipo e le sostanziali mancanze nell’eseguire i propri compiti”. Sebbene in tali questioni non vi possa essere certezza riguardo al valore dell’indennizzo ottenibile, sottolinea Ubs, ”chiederemo risarcimento per l’intero importo della nostra perdita”. In veste di market maker per una delle piu’ grosse Ipo nella storia americana, sottolinea Ubs, ”abbiamo ricevuto ordini significativi da parte dei clienti, inclusa la clientela del nostro business di gestione patrimoniale. In conseguenza dei molteplici errori operativi da parte del Nasdaq, gli ordini pre-apertura di Ubs sono rimasti non confermati per molte ore dopo che il titolo aveva cominciato a trattare. Quale risultato dell’applicazione dei protocolli di sistema che abbiamo implementato per assicurare che gli ordini dei nostri clienti venissero evasi, in linea con le linee guida regolamentari e con i nostri standard di esecuzione, alcuni ordini sono stati inoltrati piu’ volte prima della ricezione della necessaria conferma da parte del Nasdaq e della possibilita’ per i nostri sistemi di processarli”. Nasdaq, sottolinea ancora Ubs, ”ha alla fine evaso tutti questi ordini, esponendo Ubs a molte piu’ azioni di quante ne fossero state ordinate dai clienti. I molteplici errori del Nasdaq nel portare a termine i propri obblighi, tra i quali l’apertura delle contrattazioni del titolo Facebook e la mancata interruzione delle negoziazioni nel corso della giornata, hanno determinato una perdita per Ubs”.

(Adnkronos)