E i blog fanno a gara a chi arriva prima su una falsa notizia

Come è nata, probabilmente, non lo sapremo mai. Abbiamo solo avuto il tempo di rendercene conto, assistendo alla sua diffusione. Fatto sta che, da qualche giorno a questa parte, i social media (Facebook su tutti) sono stati letteralmente invasi da post che elencavano le “rivoluzionarie misure” adottate dal Presidente francese Hollande per combattere crisi, sprechi e privilegi. Misure che sono sì rivoluzionarie, ma che purtroppo non trovano nessun riscontro ufficiale. I siti dei principali quotidiani francesi non ne fanno parola, e traccia non se ne trova né sul sito dell’Eliseo, né su quello personale di François Hollande. Negli innumerevoli post rimasti “impigliati” nella rete di Facebook, in Italia,  leggiamo invece che Hollande avrebbe ” abolito il concetto di scudo fiscale (definito “ socialmente immorale”)“, avrebbe ” emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno”, avrebbe ” decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno” e con i soldi risparmiati avrebbe ” assunto 59.870 laureati disoccupati”, “varato un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari”, ” istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a donne mamme single in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni” e molto altro. L’eco maggiore l’ha avuta la presunta notizia riguardante il taglio del 100% delle auto blu, simbolo del privilegio dell’ <<eletto>>, motivato così: “un dirigente pubblico che guadagna 650.000 euro, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Parola di Hollande? Inutile raccontare il boom di condivisioni, like ed altro che post di questo tipo hanno avuto tra gli utenti, specialmente italiani, già di loro molto attenti e critici ai privilegi della casta e pronti a sbugiardarli e combatterli in qualunque modo. Ma la vera notizia è un’altra: e cioè come queste finte notizie abbiano avuto una forza ed una persuasione tale da essere riprese anche da un famoso giornalista e blogger di Repubblica (http://coen.blogautore.repubblica.it/2012/07/15/la-pozione-magica-di-monsieur-hollande/) che senza alcuna verifica, pur avendo “l’indubbio privilegio di trascorrere molto tempo in Francia”, ha iniziato a parlare di “pozione magica di Hollande”.  Il problema però è che, una volta scoperta la bufala, anziché scusarsi con i lettori, il blogger si sia limitato a mischiare le parole del suo articolo infarcendolo di condizionali e correggendo il tiro,  riportando che adesso “si ipotizza”, “si vocifera”, “sembrerebbe”. Insomma, la pozione magica è diventata un the. Freddo.

Fulvio D’Andrea