Roma, 28 mag. L’”uso dell’amianto era talmente diffuso in Fincantieri” che “non puo’ assumersi che le conseguenze nefaste sulla salute derivanti dal contatto con le polveri d’amianto non fosse circostanza prevedibile”. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni con le quali spiega il perche’, lo scorso 24 maggio, ha confermato le condanne della Corte d’appello di Venezia per i dirigenti di Breda-Fincantieri di Marghera per le morti a causa delle malattie provocate dall’amianto nei confronti di undici operai e delle mogli di tre di loro.
(Adnkronos)