Al film ‘Pietà’ del regista sudcoreano Kim Ki-duk è andato il Leone d’Oro della 69esima mostra di Arte Cinematografica di Venezia. A ‘The Master’ di Paul Thomas Anderson, che sembrava il favorito della vigilia, è andato il Leone d’Argento per la migliore regia e la Coppa Volpi ai due attori protagonisti, Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix. La scelta della Giuria della Mostra di Venezia sembra che sia stata condizionata dal fatto che le regole del festival impongono che a nessun film possa essere assegnati più di due premi. Per cui anche se sembra che volesse la Giuria volesse assegnare il Leone d’oro a ‘The Master’ per il fatto che a questi già fossero andati due prestigiosi riconoscimenti ha dovuto rivedere la propria decisione scegliendo alla fine il film di Kim Ki-duk. Il verdetto della giuria, come sempre, ha incontrato consensi e critiche. Come però, ha spiegato il direttore della Mostra, Alberto Barbera: “Le scelte della giuria si accettano e non si discutono. Il resto sono solo illazioni ed esercizio accademico”. Volente o dolente, crudo e drammatico per i temi affrontati, la pellicola di Kim Ki-duk fin dalla sua proiezione ha registrato consenso di critica e di pubblico. Il Premio Speciale della Giuria è andato al film ‘Paradise Faith’ di Ulrich Seidl. Mentre la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile ad Hadas Yaron per Fill the Void. Il Premio Marcello Mastroianni assegnato ad un attore emergente, Fabrizio Falco per ‘E’ stato il figlio’ di Daniele Cipri’ e ‘Bella Addormentata’ di Marco Bellocchio. A Daniele Ciprì per la fotografia di ‘E’ stato il figlio’ assegnato il premio per il migliore contributo tecnico. Premio per la migliore sceneggiatura ad Olivier Assayas per ‘Apres Mai’. Il Leone del Futuro-Venezia opera prima Luigi De Laurentiis è andato a ‘KUF’ del turco Ali Aydin. Il Premio Orizzonti assegnato a ‘Three Sisters’ del cinese Wang Bing. Delusione per ‘Bella addormentata’. Il film non è rientrato tra quelli premiati sebbene dalla sua proiezione abbia ricevuto una buona accoglienza da parte del pubblico e buonissime critiche da parte della stampa italiana e internazionale. Evidentemente il tema che Marco Bellocchio ha saputo trattare con intelligenza e rispetto con la sua pellicola non è riuscito a raccogliere il consenso e la giusta considerazione della giuria presieduta quest’anno dal regista americano Michael Mann. La stessa che poi, durante la cerimonia di consegna dei premi ha commesso l’errore di dare il premio di uno ad un altro. A ‘The Master’ doveva andare il Leone d’argento, mentre a ‘Paradise Faith’ il Premio speciale della giuria ed invece, è stato fatto il contrario. Una gaffe che non ha precedenti nella storia del Festival e che ha messo in imbarazzo non pochi.