«Il due agosto a Bologna- giorno della strage alla stazione- c’erano certamente Thomas Kram, Krista Margot Frohlich, il povero Mauro Di Vittorio e ora scopriamo anche il presunto brigatista rosso Francesco Marra: così è riportato in  atti e documenti ufficiali».  Dichiara Raisi «Si tratta di persone tutte collegate fra loro o ricollegabili politicamente e, come diceva Agatha Christie “una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze sono un indizio, tre coincidenze rassomigliano ad una prova”. Non so se nella nuova inchiesta sulla strage se ne terrà conto, resta il fatto che appare incredibile come queste presenze significative e di cui qualcuna addirittura inquietante (basti pensare cosa dice il brigatista Alberto Franceschini su Marra), siano state individuate e focalizzate a 32 anni dalla strage. Prendo atto comunque,  che si stanno rompendo gli argini del silenzio e dell’omertà e speriamo che ciò porti a quella verità tanto attesa dai familiari delle vittime e da tutti gli italiani. A Bologna – conclude l’Onorevole –  quel giorno c’erano molte persone ed alcune sono state individuate mentre altre ancora no, ma probabilmente lo saranno nei prossimi giorni. Certo, rispetto ad una sentenza che non ha dimostrato alcuna presenza in città, a cominciare proprio dai tre condannati che- vale la pena sottolinearlo ancora una volta-  vengono puniti per la “partecipazione” all’attentato e non come esecutori e nemmeno per essere stati presenti quel giorno, siamo arrivati a chiarimenti molto importanti, decisivi».