Anche l’ultimo beagle ha lasciato per sempre Green Hill. I capannoni della struttura di Montichiari, in provincia di Brescia, sono completamente vuoti. 2639 esemplari di beagles, altrimenti destinati alla vivisezione, hanno trovato la libertà. Una conquista senza precedenti per la quale si sono battuti LAV e Legambiente, coinvolgendo soprattutto comuni cittadini che hanno aderito alla lunga protesta, arrivando da tutta Italia. In occasione dell’uscita dell’ultimo cane da Green Hill e dunque dalla fine della campagna affidi, Brescia ha festeggiato l’evento negli ampi spazi verdi del Parco Gallo di Brescia Due. Liberation Party del 21 settembre è stata l’occasione per condividere un messaggio di libertà e giustizia. C’erano davvero tutti: amanti degli animali con i loro fedeli amici, famiglie al completo, alcuni degli ex ospiti di Green Hill con i loro nuovi sensibili padroni, rappresentanti di associazioni animaliste… All’appuntamento bresciano non ha voluto mancare nemmeno l’ex ministro Michela Brambilla.

“E’ la vittoria della gente -ha detto in un’intervista- Ora, però, a fare il resto deve essere la politica”.

Già, perché passata l’euforia e spenti i riflettori sulla festa, affiora la consapevolezza che c’è ancora molto da fare.

Gianluca Felicetti, Presidente LAV, sottolinea: “Ora Governo e Parlamento non possono e non devono ignorare lo sforzo e la volontà di migliaia di persone che disapprovano la sperimentazione animale. Auspichiamo che approvino la legge 14 della Comunitaria”.

L’ex Ministro Brambilla aggiunge: “L’approvazione della legge, inserita nell’articolo 14, che ho avuto l’onore di scrivere e che ricordo vieta l’allevamento di cani, gatti e primati per la vivisezione su tutto il territorio nazionale, fa si che sperimentazioni come quella di Green Hill di Montichiari non si debbano ripetere”.

Emanuela Biancardi