Il match di Torino promette scintille: oltre alla rivalità tra Juventus e Roma, si gioca una partita nella partita, tra Zeman e quello che lui chiama “sistema bianconero”. Difficile banco di prova per il Napoli che incontra la Sampdoria di Ferrara. A Palermo potrebbe saltare il 2° allenatore: Gasp con la valigia
Il campionato è salvo! Grazie alla Fiorentina e al Napoli. La prima all’Artemio Franchi ha fermato, con uno 0-0 che le sta stretto, il cammino della Juventus. Il secondo tra le mura amiche ha strapazzato, nello scontro diretto, la Lazio. Considerando l’andamento del match di Firenze, i bianconeri possono ritenersi fortunati, infatti i Viola hanno fatto una partita tatticamente perfetta a cui è mancato solo il gol. La Lazio invece al San Paolo ha mostrato dei limiti, i quali ci indicano che i biancocelesti possono ambire ampiamente per un posto in Europa ma non ancora per lo scudetto. Il tricolore, al momento, sembra un discorso a due tra Juventus e Napoli, i quali appaiono i team sia a livello tecnico che di organico superiori a tutti gli altri. Il turno infrasettimanale conferma le difficoltà della Roma di Zeman. La squadra giallorossa non riesce a decollare, i giocatori ancora non hanno del tutto assimilato i dettami tecnico tattici del ceco, e il pubblico romano comincia a mugugnare. La Roma ha 8 punti tanti quanti ne hanno la Fiorentina e il Catania, e se non fosse stato per il pasticcio di Cellino, probabilmente sarebbero anche meno. La gara di sabato sera tra i giallorossi e la Juventus è interessantissima per più di un motivo. Oltre all’accesa rivalità tra le due squadre, ci svelerà cosa intende fare da grande la compagine capitolina e poi perché c’è una sfida dentro la sfida: l’interminabile antagonismo pregno di polemica del tecnico praghese contro quello che egli chiama “sistema juventino”. Ormai è noto a tutti che a Zeman il bianconero fa lo stesso effetto del rosso per un toro! Lo Juventus Stadium è una arena ideale per una corrida che promette scintille.
Il Napoli è atteso alla prova Marassi, sponda blucerchiata, dove incontrerà una Sampdoria che partita dopo partita sta dimostrando di non essere una meteora. Le milanesi sono in ripresa ma una vittoria è troppo poco per certificare la fine della crisi, ci vuole un filotto di risultati positivi per acclararne la completa guarigione. Un nuovo eventuale risultato negativo potrebbe rimettere tutto in discussione, allenatori in primis. I rossoneri dopo aver sfatato il tabù San Siro, nell’anticipo di sabato, tornano in trasferta al Tardini per confrontarsi contro il Parma dell’ex Donadoni. Match tutt’altro che facile per il Milan di oggi, un ottimo banco di prova per scoprire la vera identità dei rossoneri. Ostacolo ancora più arduo per i cugini nerazzurri, i quali ospiteranno la squadra che attualmente gioca il miglior calcio del campionato: la Fiorentina di Montella. L’Inter che mercoledì scorso ha battuto il Chievo sembra in crescita e probabilmente Stramaccioni in questo momento avrebbe voluto incontrare un avversario più abbordabile per agevolare il suo cammino, ma il calendario non si può modificare e il “biscione” dovrà dare il massimo se vorrà ottenere un risultato positivo. La Lazio proverà a riprendersi contro un Siena sempre più sorprendente. I toscani senza la penalizzazione avrebbero 8 punti, gli stessi della Roma. Attenzione alla partita del Barbera tra Palermo e Chievo. Gasperini, allenatore da appena due settimane, ha già la fiducia a tempo, se non guadagnerà i primi tre punti della sua gestione potrà prepararsi le valigie.
Salvatore Grasso

