L’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale nel suo Rapporto sulla qualità dell’Ambiente urbano, presentato quest’oggi a Roma, ha affermato la presenza di molti siti sensibili dal punto di vista dell’inquinamento, con conseguente consumo del suolo. Unica nota positiva la riduzione del consumo di acqua per uso domestico, diminuito negli ultimi dieci anni di circa il 20%, pari al 66,7 metri cubi a testa. Inoltre il 90% delle città censite è dotato di un depuratore per le acque reflue, il che rappresenta un dato significativo per evitare l’inquinamento delle acque. Il Rapporto, che censisce 51 comuni capoluogo, sostiene che in Italia ogni giorno consumiamo 100 ettari di terreno, problema legato alle infrastrutture verdi e allo sprofondamento nei centri urbani, fenomeno in espansione nei centri piccoli e grandi, solo Roma nell’ultimo anno ne ha registrati 59. Per quanto riguarda la qualità dell’aria sono state spesso superate le quantità di polveri sottili consentite, specie presso i siti industriali del Nord Italia. La mobilità sostenibile è un duro traguardo in un Paese che registra il più alto tasso di auto pro capite, pari a 606 ogni 1000 abitanti. In alcune città come Milano sono di notevole interesse l’aumento di piste ciclabili e l’offerta dei trasporti pubblici, per scoraggiare l’auto privata. Infine nel Rapporto sono contenuti 57 siti di interesse nazionale in attesa di bonifica, che rappresentano il 3% del territorio nazionale, di cui solo 9 hanno più del 50% di bonifica del progetto approvati.

Giuseppina Barone