Sulla riforma previdenziale muro di gomma e rifiuto della Fornero di ogni confronto con i Sindacati, il Coisp: “Ci dimostreranno quanto credono nella bontà delle proprie iniziative pretendendo di scorta solo Agenti ultra cinquantottenni” 

“Il rifiuto assoluto di ogni proficuo confronto con le Rappresentanze delle Forze dell’Ordine opposto dal Ministro Fornero in tema di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico ci ha fatto capire, senza più ombra di alcun dubbio, che qui la spiegazione è una sola. O il Governo è in ‘cattiva fede’, nel senso che sa bene quanto deleteria sia l’iniziativa che si vuol mettere in campo di limitare ulteriormente l’accesso alla pensione per gli Appartenenti al Comparto Sicurezza con conseguente innalzamento dell’età oltre la soglia della ragionevolezza, ma non gli importa un fico secco degli italiani; oppure il Governo è in ‘buona fede’, nel senso della convinzione dell’assoluta, totale bontà del folle provvedimento, e allora non gli importa un fico secco di discutere proprio con nessuno. In entrambi i casi, diciamo noi, è indispensabile un gesto che possa salvare la faccia dell’Esecutivo nel primo caso, o che ne testimoni il coraggio della ragione nel secondo, senza che gli italiani sappiano mai con quale delle due ipotesi si sono trovati ad avere a che fare… Il Ministro Fornero in primis, ma anche tutti gli altri colleghi ed il Presidente del Consiglio devono pretendere che gli Agenti delle loro scorte siano tutti ultra cinquantottenni. Se noi dobbiamo stare in servizio fino a quell’età vuol dire evidentemente che possiamo fare questa proprio come tutte le altre attività cui è chiamato un Poliziotto”.

E’ quanto Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, chiede ai componenti del Governo Monti con i quali, in queste settimane, si è riaccesa la fortissima polemica sul tema delle pensioni, rispetto al quale le varie Organizzazioni Sindacali ed i Cocer del Comparto hanno chiesto ripetutamente ed inutilmente un profondo confronto con l’Esecutivo, ottenendo poco o niente o peggio, nel caso dell’ultimo incontro con i Ministri interessati, un incontro gestito disastrosamente da  Elsa Fornero, e conclusosi con l’abbandono del tavolo dei lavori da parte di molti Sindacati, il Coisp in testa. La problematica non accenna a risolversi ed è sfociata in una mobilitazione nazionale che avrà inizio con la manifestazione organizzata per domani, davanti al Ministero del Lavoro.

“Noi vogliamo come sempre vedere fatti concreti – conclude Maccari -, esempi, che dimostrino l’affidabilità delle scelte fatte da chi ci Governa, testimoniando che l’interesse degli italiani viene al primo posto. E’ questa l’unica cosa che può convincere noi e tutti gli altri che determinati provvedimenti sono necessari. E se il Governo ritiene che quelle relative alla specificità del nostro lavoro sono solo chiacchiere inutili lo dimostri. Oggi quel fatto concreto che come sempre aspettiamo sia la richiesta di avere assegnati alle rispettive scorte dei Ministri solo colleghi che hanno superato i cinquantotto”.