Il gioco delle “Torri”

Contraddizione e adulazione guastano entrambe il dialogo.
(Johann Wolfgang Goethe, Le affinità elettive, 1809)

Veltroni si ritira, non dalla politica ma dal parlamento.
D’Alema non si candiderà: lo farà solo se glielo chiederà il partito.
Bersani non chiederà nulla a D’Alema: “Io farò applicare la regola, chi ha fatto più di quindici anni, per essere candidato deve singolarmente chiedere una deroga alla direzione nazionale”, dice.
Matteo Renzi, mentre prosegue il suo viaggio per l’Italia, esulta. Ma sarò vero che qualche ‘torre’ sta cadendo?
Contraddizione e simulazione aggiustano entrambe il dialogo.
Danilo Stefani