Se il futuro rossonero si chiama Guardiola, allora il calciomercato del Milan sarà una vera rivoluzione nelle prossime sessioni
Milano-New York, un oceano di distanza ma mai così facili da raggiungere per Adriano Galliani, che però aspetta. È come una lenta partita a scacchi, se fai la mossa troppo presto ti freghi da solo, rendi pubblica la sfiducia ad Allegri e rischi di non arrivare al tuo obiettivo, Guardiola. Si perché Berlusconi sembra essere stato chiaro: “voglio Guardiola” e il catalano si farà corteggiare. Il Milan e l’Italia sono un situazione che potrebbe senza dubbio interessargli per via dei suo trascorsi, se pur minimi, nel nostro campionato, ma se arrivasse domani cosa succederebbe? Rivolterebbe il Milan come un calzino, via Robinho, via Pazzini, via Bojan (l’ha già mandato via una volta) e in attacco chi rimane? Pato ed El Sharaawy per ripartire, e intorno a loro costruire una squadra competitiva, capace di andare a testa alta e riprendersi l’olimpo d’Europa, infondo c’è chi dice che il Barcellona “alieno” era una squadra che poteva vincere anche senza allenatore, quindi per qualcuno Guardiola ha ancora qualcosa da dimostrare.