Il calcio dilettantistico rappresenta nel nostro paese un mondo fatto di vere passioni, voglia di aggregazione e divertimento. Sono migliaia i giovani che militano in altrettante società calcistiche. Dall’eccellenza alla terza categoria scopriamo realtà diversissime, ma legate da un unico amore, quello per il pallone
In Italia, terra di poeti, santi e navigatori io ci aggiungo i calciatori. Lasciando da parte però per un attimo, i grandi e milionari divi delle più alte categorie. Concentrandosi sul calcio minore, si rimane affascinati da una realtà viva e concreta, che nonostante la mancanza di fondi, soprattutto negli ultimi anni, respira calcio trecentosessantacinque giorni l’anno, senza troppa notorietà, senza opinionisti, esperti e concitate polemiche. Girando per i campi di gioco di queste società ci si accorge di quanto sia importante questo sport, ci si accorge di quante persone fuggano via di corsa dal lavoro per correre all’allenamento, molto spesso per continuare a faticare. Per tanti atleti-lavoratori è uno sfogo fondamentale.
Emerge un attaccamento al calcio che potrebbe essere da insegnamento a tanti giocatori professionisti che troppo spesso soffrono per il famoso “mal di pancia”. I sacrifici che migliaia di giovani,e meno giovani fanno ogni giorno per riuscire a praticare questo sport rappresentano un segnale importante, e sono da stimolo per le nuove generazioni. Non è sempre possibile diventare l’Alessandro Del Piero, o il Francesco Totti, ma si può trovare la “felicità calcistica” anche giocando nel campetto senz’erba, con la piccola tribuna in ferro, ma con il pubblico vicino, quasi come negli stadi inglesi, e si può anche baciare davvero la propria ragazza dopo un goal.
Ironia a parte, i dilettanti respirano sport, quello vero, fatto di gioie, delusioni e legami forti. Manca la panchina riscaldata, la televisione, le interviste e la sala massaggi, ma non manca di certo l’emozione della domenica per la partita, l’agonismo, la professionalità e la voglia di vincere.
Anche così in periferia si respira il calcio.
Francesco Mazzetto

